Città di Castello, centrosinistra diviso sulla candidatura di Secondi

Stasera riunione di coalizione per cercare di dirimere la questione. Centrodestra: la Lega non ha ancora sciolto le riserve su Lignani; stamattina Salvini a Trestina

Il palazzo comunale di Città di Castello

La candidatura alla poltrona di primo cittadino di Luca Secondi, attuale vicesindaco targato Pd, divide il centrosinistra. Il nome del «numero due» dell’esecutivo Bacchetta era nell’aria già da tempo, insieme ad altri. A mettere un primo punto è stato lo stesso Partito Democratico che, al termine di un’Unione comunale tenuta mercoledì sera, alla quale era presente anche il segretario regionale Tommaso Bori, ha evidenziato che «la candidatura di Luca Secondi è legittima non solo sul piano formale ma anche politico ed è proposta del Pd tifernate al tavolo di coalizione», aggiungendo però che «si considera un valore assoluto l’unità dell’intero centrosinistra cittadino e quindi, di fronte ad un nome che ci consenta di raggiungere questo obiettivo, il Partito Democratico non farà di certo mancare il proprio convinto sostegno». Parole che hanno avuto un effetto dirompente nel panorama politico attuale.

I primi a replicare sono stati Emanuela Arcaleni e Vincenzo Bucci, consiglieri comunali di Castello Cambia: «Oggi è lo stesso Pd ad ammettere la gravità dei tanti problemi irrisolti – hanno affermato – ma non pare nelle condizioni di liberarsi del suo passato. Così ripropone nomi come quello di Secondi che altro non sono che la perfetta prosecuzione della gestione fallimentare di Bacchetta, che infatti gli promette il suo appoggio». A loro fa subito eco il Coordinamento per il Cambiamento (che unisce, oltre a Castello Cambia, anche Movimento 5 Stelle, La Sinistra ed Europa Verde): «Il nome uscito dall’Unione comunale del Pd rappresenta una scelta divisiva la cui conseguenza sarebbe la rottura del dialogo, non per nostra responsabilità».

I socialisti hanno provato a spegnere le fiamme delle polemiche contro l’attuale maggioranza cercando di segnare la strada: «Troviamo molto strumentali alcune affermazioni che abbiamo letto. Ovviamente i socialisti non sono contrari a priori ad un ampliamento della coalizione ma dopo aver vinto bisogna governare e quindi ci sembra necessario realizzare un impianto programmatico chiaro che consenta a Città di Castello di affrontare le nuove sfide. Siamo molto scettici rispetto ad alcune forze politiche che hanno sempre avversato anche in maniera scomposta l’amministrazione comunale».

A dire sì senza dubbi alla candidatura di Luca Secondi sono invece Azione e Italia Viva, ma a questo punto non si esclude che nel mondo del centrosinistra possa correre un ulteriore candidato: una situazione che accompagna Città di Castello da ormai 30 anni. Per cercare di dirimere l’intricato orizzonte, stasera alle 21 il segretario del Pd ha convocato la coalizione di centrosinistra per le amministrative 2021.

Ma se in quest’area la situazione è movimentata, anche nel centrodestra c’è tanta brace sotto la cenere. Andrea Lignani Marchesani è ormai sulla rampa di lancio per essere il candidato, ma la Lega, forte del suo 44% alle ultime regionali, non ha ancora sciolto definitivamente le riserve. Non solo: oggi alle 11,30 Matteo Salvini sarà nella frazione di Trestina. Che i membri del Carroccio vogliano mostrare i muscoli agli alleati? O è un test pre-elezioni?

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