La minoranza consiliare di Monterchi torna all’attacco in merito al nuovo centro polifunzionale (tema che TeverePost aveva affrontato in questo articolo), il cui progetto definitivo è stato approvato dalla giunta comunale lo scorso 8 maggio. Il gruppo di Viva Monterchi Viva ricorda la propria proposta alternativa, quella di realizzare il centro riqualificando l’area dismessa “ex Puleri”, rispetto a cui “il sindaco ci aveva garantito che avrebbe avviato una riflessione e ci avrebbe aggiornato, pur essendo l’iter in fase molto avanzata”. Per i consiglieri di centrosinistra, invece, si è proceduto in modo “assolutamente non partecipato e non condiviso” riguardo ad un’opera che “avrebbe meritato ben altra discussione pubblica e istituzionale nelle commissioni e in consiglio”. Nello specifico, sostiene il gruppo formato da Bruschi, Pettinari e Minozzi, “la commissione urbanistica non è mai stata convocata dopo l’insediamento e il presidente, espressione della maggioranza, si è dimesso da oltre un anno. Il nuovo centro polivalente – ricorda l’opposizione – è stato velatamente affrontato in campagna elettorale e successivamente presentato durante un pranzo della Pro loco fuori da Monterchi. Stiamo parlando di un investimento che lo stesso sindaco aveva stimato, durante il consiglio, in circa 500.000 euro da dividere in due fasi e in parte coperto con il contributo della Pro loco. Nel progetto approvato dalla giunta si cita però una cifra che sfiora il milione di euro, il doppio. Un aumento dei costi di questo genere nel giro di poche settimane richiede un doveroso chiarimento da parte del sindaco”.
“Per noi la sede individuata continua a essere sbagliata perché si consuma suolo verde in modo irreversibile invece di riqualificare una zona che ne ha immediato bisogno e si costruisce uno spazio pubblico lontano dall’abitato e dai servizi invece di vivacizzare il paese”, ribadisce Viva Monterchi Viva, che poi pone una serie di domande: “Monterchi ha veramente bisogno di una struttura da un milione di euro? È stato fatto un piano finanziario che comprende i costi di gestione futuri? Il luogo scelto dall’Amministrazione è idoneo per garantire la vera polifunzionalità del centro? I servizi alla famiglia e alla persona non possono trovare accoglienza negli spazi già esistenti, come il centro sociosanitario (utilizzato pochissimo), la palestra scolastica e il teatro? Veramente non è possibile procedere con un’operazione di riqualificazione urbana che tenga in considerazione le aree problematiche del territorio?” L’intervento della minoranza si chiude infine con un auspicio: “A Monterchi in passato ci sono state numerose prese di posizione contro interventi che minacciavano gli interessi della nostra comunità, ci auguriamo che anche in questa vicenda si levi qualche voce contraria e prenda inizio una vera discussione pubblica”.