“Con tutto il rispetto per chi ci lavora, ma a me non sembra normale che alla Casa della salute la piccola sala d’aspetto per fare il vaccino antinfluenzale sia la stessa di chi fa il tampone. Non si potrebbe evitare?”. Con questo messaggio scritto ieri sera su Facebook in un gruppo pubblico dedicato a Sansepolcro l’ex sindaco della città pierfrancescana Daniela Frullani ha puntato il dito sulla condivisione degli spazi tra chi attende di sottoporsi al test Covid e chi invece deve effettuare la vaccinazione per l’influenza stagionale. La questione, ha spiegato poi la stessa Frullani, esponente del PD e primo cittadino di Sansepolcro dal 2011 al 2016, è stata immediatamente sottoposta al sindaco Mauro Cornioli. Tra i commenti di sostegno al post anche quelli di amministratori passati e presenti come Fabrizio Innocenti e Tonino Giunti.
Sul tema è intervenuto nel pomeriggio anche il Movimento 5 Stelle di Sansepolcro, che in una nota ha parlato di “situazione palesamente anomala” rispetto alla quale, spiegano, “abbiamo già inviato richiesta ufficiale di chiarimento al direttore generale della Asl dottor Antonio D’Urso e al sindaco di Sansepolcro lo scorso 28 ottobre”. Non avendo ricevuto risposta, i pentastellati spiegano che “corre l’obbligo morale, vista tale ingiustificabile inerzia, di riferire pubblicamente a mezzo stampa di questa situazione chiedendo perentoriamente un immediato parere al direttore generale. Qualora fosse impossibile garantire due percorsi distinti e non comunicanti tra queste due attività”, dice ancora il comunicato del M5S, ricordando di aver segnalato già tre anni fa l’inadeguatezza degli spazi della Casa della salute, “proponiamo di differenziare le due attività quanto meno per orari, riservando una fascia oraria a fine giornata da dedicare esclusivamente ai tamponi”.
Il Movimento 5 Stelle aveva sollevato la questione della Casa della salute in Consiglio comunale anche nelle scorse settimane con una mozione che metteva in evidenza varie criticità, tra cui quella degli spazi a disposizione. Il tema è stato toccato anche ieri su TeverePost nell’ambito di una più ampia intervista al presidente della commissione sociale Giuseppe Torrisi.