La Casa della Salute di Sansepolcro continua ad essere una delle tematiche centrali del dibattito politico nella città di Piero. In un comunicato congiunto trasmesso questo pomeriggio agli organi di stampa, il consigliere regionale Marco Casucci e il consigliere comunale biturgense Alessandro Rivi hanno annunciato l’imminente stesura di un’interrogazione rivolta all’assessore alla sanità Simone Bezzini, nella quale si invitano la Regione Toscana e l’Azienda sanitaria a prendere in considerazione il trasferimento dall’attuale sede in una struttura pubblica.
“Siamo convinti che l’attuale Casa della Salute debba trovare una più idonea e funzionale collocazione nell’ambito cittadino – dichiara Casucci – Come segnalatoci anche dal nostro Segretario comunale Valerio Mercati, si stanno registrando infatti alcune criticità che potrebbero essere state aggravate dall’attuale emergenza pandemica. Per queste ragioni ho deciso di redigere un’interrogazione nella quale chiederò se non sia il caso di adoperarsi per il trasferimento della struttura sanitaria, privilegiando possibilmente la scelta di immobili pubblici, come la sede del Distretto o l’ospedale, più consoni a garantire ai cittadini la massima sicurezza, stante, appunto, l’avvento del Covid-19.”
“Abbiamo deciso di inoltrare questa interrogazione all’amministrazione regionale per capire quali siano le intenzioni e le considerazioni dell’Azienda sanitaria e della Regione stessa, in merito alla Casa della Salute di Sansepolcro” ribadisce il consigliere Rivi, che nel suo intervento rivendica la piena conoscenza della vicenda fin dagli albori, non risparmiando una stoccata nei confronti del Movimento 5 Stelle locale: “Al tempo della decisione, sono stato l’unico consigliere di minoranza che ha visitato sia la sede attuale del servizio, sia i locali del distretto e dell’ospedale, assieme al Sindaco. Questo a prova che ritengo come non mai necessarie la concretezza e l’onestà intellettuale in queste delicate dinamiche. A più riprese sono stato contrario ad atti strumentali quali quelli dei 5 Stelle, che hanno sempre posto la questione in maniera istituzionalmente poco costruttiva, con la richiesta di impegni al Comune al di fuori della sua portata e competenza. Ho sempre sostenuto che se ci sono delle criticità la strada giusta è quella del confronto, in particolare fra Comune, Regione, ASL e medici della Casa della Salute, senza creare o fomentare inutili e nocive divisioni fra cittadini e medici. Proprio questo chiediamo alla Regione, con l’auspicio che si possa trovare una quadra che vada a conciliare le posizioni di tutti, ma in primo luogo la salute dei cittadini.”