Il 1° ottobre sono scattati sensibili rincari per quanto riguarda il metano per autotrazione, che hanno coinvolto numerose stazioni di servizio anche nell’Aretino. Il fenomeno è stato commentato in una nota ufficiale dai titolari di Piccini Paolo spa, azienda di Sansepolcro tra le principali del settore. Antonella e Marco Piccini hanno sottolineato che “stiamo vivendo una fase di shock mondiale sui prezzi dell’energia dovuta a fattori sia politici che speculativi. A seguito di un anno caratterizzato da prezzi bassi, dovuti agli scarsi consumi durante la pandemia, si è generato un effetto di rimbalzo che ha portato i prezzi completamente fuori da ogni logica, con aumenti che sono stati del 1.000% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e del 400-500% rispetto alla media degli ultimi cinque anni”.
Per quanto riguarda gli aumenti alle stazioni di servizio, questi sono variabili e dipendono dalla politica degli acquisti delle singole aziende, in base cioè alle tipologie di contratti di fornitura in essere. Nel caso di Piccini Paolo spa gli acquisti fanno riferimento a differenti contratti “alcuni a prezzo vecchio, altri a prezzo nuovo. Questo mix ci consente di proporre prezzi con aumenti assolutamente più contenuti di chi ha avuto il 100% dell’aumento tutto insieme”, si legge nel comunicato, dove si specifica che “per tutto il periodo che questo aumento sarà attivo, operiamo nella convinzione di poter garantire alla nostra clientela aumenti contenuti su una base di circa il 10-15% del prezzo precedente”. Periodo che potrebbe protrarsi, spiegano Antonella e Marco Piccini, per circa 6-7 mesi, fino alla primavera 2022, quando “le previsioni parlano di un possibile ritorno alla normalità”.
I titolari di Piccini Paolo spa colgono inoltre l’occasione per esprimere “solidarietà a tutte quelle realtà legate al settore, non solo della mobilità ma anche del comparto industriale, che si sono viste costrette ad applicare per forza di cose il 100% degli aumenti e ad operare in condizioni certamente problematiche. I prezzi che si vedono oggi in alcune stazioni di servizio non sono ovviamente frutto di una scelta ragionata – puntualizzano – ma derivano da una situazione di necessità”.