Calcio: in settimana attese novità su un’eventuale ripartenza dell’Eccellenza

Una decisione definitiva sulla possibile ripartenza dei campionati di Eccellenza potrebbe arrivare a seguito del Consiglio di Lega della LND in programma venerdì 5 febbraio

Il momento della verità per quello che riguarda la ripartenza dei campionati di calcio di Eccellenza potrebbe finalmente essere arrivato. Il condizionale è ovviamente d’obbligo, ma venerdì 5 febbraio è in programma il Consiglio di Lega della Lega Nazionale Dilettanti che, salvo sorprese o ulteriori rinvii, indicherà se sussistono le condizioni per portare a termine l’attuale stagione. Negli ultimi giorni, a seguito anche dell’incontro che è stato effettuato settimana scorsa in videoconferenza, si è fatta strada la possibilità di ripartire. Per adesso si tratta di un’ipotesi solo prospettata, ma che sembra aver riscosso il consenso condizionato di varie società. Un’idea e un consenso condizionati da tre questioni non certo di poco conto: la necessità di effettuare, così come accade in Serie D, giri di tamponi con cadenza settimanale a tutti i tesserati e le conseguenti modalità con cui questo dovrebbe avvenire, l’eventuale presenza di pubblico “contingentato” sugli spalti e la formula con cui nel caso portare avanti la stagione. Temi di fondamentale importanza da valutare attentamente e a cui proprio il Consiglio di Lega di venerdì sarà chiamato a dare risposte. La possibilità di portare a termine i campionati di Eccellenza in tutto il territorio nazionale (mentre per le altre categorie dilettantistiche e per il calcio sia giovanile che amatoriale si profila lo stop definitivo) deriverebbe probabilmente dalla necessità di completare il quadro delle formazioni che parteciperanno al prossimo campionato di Serie D (posti vacanti a seguito delle retrocessioni dai vari gironi).

Per superare il problema e permettere la ripresa, è possibile che l’Eccellenza venga definito campionato di “interesse nazionale” eliminando di conseguenza quei vincoli che ad oggi ne pregiudicano la ripartenza. Se questa ipotesi dovesse diventare realtà resterebbero comunque dei nodi da sciogliere, perché la possibilità di portare a termine la stagione sarebbe vincolata a ciò che verrà deciso in merito alle tre questioni indicate in precedenza. Condizioni poste come fondamentali anche dalle società che hanno dato parere favorevole alla ripartenza. Già la questione relativa ai tamponi porta con sé ulteriori problemi: perché hanno un costo che in un periodo difficile anche a livello economico le società hanno chiarito di non voler sostenere e che quindi dovrebbe essere interamente a carico di altri, perché non parlando di professionisti molti giocatori hanno un’attività lavorativa differente da quella calcistica e perché dovrebbero essere previsti più punti per effettuarli in modo da rendere agevole quella che diventerebbe una procedura settimanale.

La seconda questione riguarda la presenza di pubblico “contingentato” sugli spalti, condizione a cui sarebbe vincolato l’ok alla ripartenza di diverse società. Chiaro che il calcio dilettantistico si “nutre” della presenza di pubblico, ma oggettivamente difficile pensare che si possano prevedere eccezioni per l’Eccellenza rispetto a quanto accade negli altri campionati (tutti a “porte chiuse” a partire dalla Serie A). Ammesso che si possano trovare risposte accettabili ai primi due temi, sicuramente i più spinosi, resterebbe comunque da risolvere il terzo nodo, la formula cioè con cui portare a termine la stagione. In questo caso le ipotesi sarebbero due: il campionato ridotto al solo girone di andata con quindi meno partite da disputare, ma con disparità evidenti tra chi certe partite le giocherà solo in casa e chi invece sarà costretto a giocarle solo fuori, oppure tenendo invariate le giornate e allungando la stagione, eliminando play off e play out (ma magari mettendoci dentro per chiudere entro tempi accettabile qualche turno infrasettimanale).

Insomma questioni complesse e di difficile soluzione a cui il Consiglio di Lega della LND di venerdì proverà a dare risposte. Di certo, dato che il DPCM attualmente in vigore scadrà il 5 marzo, l’eventuale ripartenza non avverrà prima di quella data. Definendo il campionato di Eccellenza di “interesse nazionale” potrebbero già riprendere gli allenamenti e questo permetterebbe nel caso di velocizzare i tempi. Ulteriori domande però si farebbero strada. La speranza di tutti è ovviamente che la situazione epidemiologica fra un mese circa sia migliore rispetto a quella attuale e che sia possibile ritornare in campo, ma se così non dovesse essere? E in quel caso avrebbe davvero senso ricominciare? Sarebbe giusto inoltre far ripartire l’Eccellenza e non le altre categorie dilettantistiche, come ad esempio la Promozione? I quesiti, le condizioni e i dubbi sono molteplici e le risposte, a prescindere da ciò che accadrà, difficilmente accontenteranno tutti. Ogni posizione ha le sue legittime motivazioni e chi sarà chiamato a decidere non avrà certo un compito facile. Non resta quindi che attendere ancora qualche giorno e capire quale sarà la direzione scelta. Una decisione che, è bene ribadire, non riguarderà solo Toscana e Umbria, ma tutti i gironi di Eccellenza del territorio nazionale.

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