Il Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti non ha dissipato i dubbi per quanto concerne il futuro dei campionati di calcio regionali. Tutto rinviato al prossimo Consiglio Federale che si svolgerà il 3 giugno, data che a questo punto diventa decisiva per scoprire cosa accadrà. La stagione del calcio dei dilettanti è stata fermata in via definitiva, mentre per ciò che riguarda promozioni e retrocessioni, così come si legge nel comunicato ufficiale della LND, sono state messe a punto proposte che “saranno portate al vaglio del prossimo Consiglio Federale, in ordine ai meccanismi di conclusione dei campionati nazionali e regionali, per la necessaria ratifica”.
La principale novità riguarda la Serie D. In questo caso la Lega Nazionale Dilettanti proporrà infatti “la cristallizzazione delle classifiche al momento dell’interruzione del campionato, prevedendo in questo modo la promozione delle prime classificate di ciascun girone e la retrocessione delle ultime quattro squadre classificate di ogni raggruppamento. Quest’ultimo aspetto, peraltro, aderisce a quanto già indicato dal Consiglio Federale in relazione ai campionati professionistici. Tra le richieste, anche quella relativa ad una graduatoria di merito per gli eventuali ripescaggi laddove si verificasse una carenza di organico, sempre tenendo conto di privilegiare il valore primario del merito sportivo”. Si tratta di una proposta inattesa e piuttosto sorprendente visto che verrebbero confermate quattro retrocessioni pur senza la possibilità di disputare i play out, verdetto che potrebbe creare più di un malumore.
Differente il discorso per i campionati regionali, dall’Eccellenza in giù tanto per essere chiari, così come riportato nel comunicato. “Per quanto concerne l’attività regionale il Consiglio Direttivo ha invece affidato al Presidente Sibilia e agli altri consiglieri federali in quota LND, il mandato di richiedere una delega in favore della stessa Lega Nazionale Dilettanti, affinché sulla base delle realtà territoriali si possano adottare i criteri relativi alla conclusione dei campionati”. Questo significa essenzialmente due cose: primo che non è stata formulata una proposta uniforme a livello nazionale e secondo che potrebbero esserci verdetti diversi da regione a regione, con tutto ciò che ne potrebbe derivare.
Proposte di cui si sta già discutendo, in attesa che ad inizio giugno arrivino le risposte definitive, per voltare pagina e guardare finalmente avanti. Sperando sempre che per il bene del calcio il buon senso prevalga.