Il generale aumento dei prezzi delle materie prime ha generato forti incertezze e disagi, intensificatisi a seguito del conflitto scoppiato in Ucraina. L’ondata di rincari di beni quali gas, benzina, grano e mais sta provocando effetti importanti sulla spesa quotidiana delle famiglie, soprattutto dei ceti più fragili. L’amministrazione comunale di Città di Castello ha attivato una serie di misure volte al contrasto della povertà e all’aiuto concreto di famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico-sociale. Con Benedetta Calagreti, assessore con delega alle politiche sociali del comune tifernate, abbiamo fatto il punto sulla situazione generale a Città di Castello che, nel frattempo, si sta mobilitando a sostegno della popolazione ucraina attraverso la raccolta di beni di prima necessità e l’accoglienza profughi.
Dalla sua nomina ad ottobre quali sono state le prime tematiche che ha seguito da assessore alle politiche sociali?
Dalla mia nomina c’è stata come prima questione la problematica legata ai rincari, c’era un bando per i buoni spesa legato alla crisi dovuta all’emergenza Covid. La novità di quest’anno è stata l’introduzione del ricorso delle utenze domestiche e dei canoni di locazione. Abbiamo ricevuto oltre 500 domande, la maggior parte delle richieste hanno interessato i buoni spesa. Abbiamo anche dovuto prorogare la scadenza, dal 31 dicembre l’abbiamo spostata al 9 gennaio per dare la possibilità a tutti di poter fare la domanda, da presentare esclusivamente online, usufruendo anche dell’aiuto degli uffici comunali e del DigiPass. C’è anche la partita del PNRR, per il mondo del sociale arriveranno fondi importanti.
In merito al PNRR Città di Castello come capofila della Zona Sociale 1 ha inviato alla Regione Umbria le manifestazioni di interesse finalizzate ad ottenere finanziamenti previsti dalla “missione 5”.
Abbiamo valutato le varie opzioni, probabilmente ci indirizzeremo verso tre linee specifiche: il mondo della disabilità e i progetti legati alla vita indipendente, l’aiuto agli anziani e, infine, l’aiuto alle famiglie e ai genitori con figli. Il primo passaggio è stato inviare le manifestazioni di interesse, ora è uscito il bando, i progetti dovranno essere presentati entro il 31 marzo. Un altro progetto molto importante, differenziato dai finanziamenti del PNRR, è il progetto “Prince”, se riusciremo ad ottenere anche questi fondi il progetto riguarderà la realizzazione di un pronto soccorso sociale con assistenza h24. Il pronto soccorso sociale sarà aperto negli orari e nei giorni in cui gli uffici del nostro comune e dei comuni parte della Zona Sociale 1 sono chiusi per poter dare risposte immediate, soprattutto nelle situazioni di emergenza.
Il sostegno a famiglie, disabili e anziani sarà la priorità di investimento dei finanziamenti del PNRR. Avete già pensato a come impiegare concretamente i fondi che arriveranno?
Chiaramente i progetti andranno sviluppati a livello di Zona Sociale, quindi coordinandosi con gli altri comuni. Per quanto riguarda l’aiuto ai disabili pensavamo di puntare l’attenzione sul concetto di vita indipendente, dando a chi ne farà richiesta l’opportunità, ad esempio, di frequentare centri diurni e laboratori per poter andare incontro ad una vita il più possibile indipendente ed integrata nella società, soprattutto nel momento in cui le famiglie non avranno più modo di portare avanti un’assistenza quotidiana. Per quanto riguarda gli anziani la partita è legata alla possibilità di rendere queste persone non dipendenti dall’istituzionalizzazione, favorendo l’assistenza domiciliare. Questi sono progetti che come sistema pubblico abbiamo l’obiettivo di potenziare, ovviamente in collaborazione con Asl, sono progetti da portare avanti in maniera comunitaria.
Quali sono le principali difficoltà che emergono nel nostro comune? Ci sono richieste specifiche da parte della cittadinanza?
I budget dei comuni sono legati a bandi ministeriali, regionali ed europei, poter accedere a tutti i fondi necessari è sempre molto complicato. Nelle nostre possibilità cerchiamo di dare, ad esempio, aiuti concreti per qualche mensilità a qualche famiglia che si trova in difficoltà e questo è molto apprezzato dai cittadini. In merito alle domande, c’è tutta la partita legata alle case popolari, queste sono molto richieste e il comune ha una quantità limitata di abitazioni. I contributi economici e i buoni spesa sono le cose più richieste dalle famiglie in difficoltà, soprattutto dai nuclei ampi con 3/4 figli. Cercheremo da qui ai prossimi mesi di sviluppare anche il progetto dell’abitabilità con finalità sociale, l’obiettivo è quello di poter adeguare la risposta alla domanda che è sempre molto importante.
Città di Castello si sta mobilitando a sostegno della popolazione ucraina attraverso l’accoglienza profughi e la raccolta di beni di prima necessità. Come si sta muovendo l’amministrazione comunale nella gestione dell’emergenza?
Abbiamo preso i dovuti contatti con prefettura e questura, tramite il canale ufficiale ci siamo confrontati con la Caritas di Città di Castello. Stiamo individuando vari alloggi per poter ospitare le numerose persone che arriveranno, stiamo già ricevendo diverse segnalazioni dai nostri cittadini. Da non sottovalutare i vari arrivi spot che ci vengono segnalati direttamente da chi sta per ricevere parenti e amici. A Città di Castello abbiamo una comunità ucraina importante, un centinaio di persone circa. Ci stiamo coordinando con la questura per poter effettuare le dovute dichiarazioni dei soggetti che saranno ospiti nel nostro territorio, sperando di poterli accogliere nel miglior modo possibile. La maggior parte saranno donne e bambini, il grande problema sarà se arriveranno bambini non accompagnati. In quel caso dovremo inserirli in contesti adeguati, sarà molto complicato, per ora questo non sta succedendo, sono tutti minori accompagnati che presto dovranno anche essere inseriti in un contesto scolastico. Per gestire il tutto in maniera efficace ho anche convocato un tavolo di coordinamento con protezione civile, croce rossa e croce bianca per creare un corridoio umanitario unitario, un’unica direttiva per dare risposte corrette ai cittadini che vogliono dare il proprio contributo. La cittadinanza sta rispondendo in maniera ottima, spero che questa buona volontà sia canalizzata in maniera adeguata.