Sabato 13 novembre l’assemblea dei soci Aido Città di Castello ha eletto all’unanimità il nuovo presidente: si tratta di Benedetto Paolucci, già vicepresidente dell’associazione. Il giovane tifernate subentra a Benedetta Calagreti, rinunciataria alla carica per incompatibilità con l’attuale ruolo istituzionale di assessore con delega al sociale. Con più di cento soci di tutte le età l’associazione Aido è molto attiva e radicata all’interno del territorio comunale: fondamentale il ruolo svolto ai fini di informare le persone sull’importanza della donazione di organi e tessuti, gesto di generosità e solidarietà verso il prossimo.
La Regione Umbria ormai da anni è in prima fila per informare i cittadini sulle modalità previste dalla Legge Italiana per dichiarare la propria volontà sulla donazione, impegno che si è rafforzato con il progetto “Una scelta in comune” promosso dalla Regione in sinergia con Federsanità Nazionale e Centro Nazionale Trapianti che permette a chi richiede o rinnova la carta d’identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione firmando un semplice modulo. Paolucci vanta un lungo percorso all’interno di varie associazioni di volontariato del territorio, tra cui l’Avis Città di Castello di cui è socio e promotore di numerose iniziative:
“Ho esperienza già da alcuni anni in diverse associazioni di beneficenza” dichiara. “Il mio predecessore per alcuni mesi è stata Benedetta Calagreti: il suo ruolo si è reso vacante e tutti i soci mi hanno indicato come presidente. Io ho accettato perché tengo molto a questo tema. Sono stato già presidente del Leo Club, i giovani del Lions, e sono stato fondatore di I Fiori di Lillà insieme al sindaco Secondi. Tutto quello che tratta di sanità e benessere mi tocca molto, credo che sia la cosa più importante da salvaguardare. L’obiettivo principale è raccogliere fondi e promuovere l’associazione: sulla donazione ancora molti rimangono spiazzati, c’è bisogno di fare una grande campagna esplicativa e arrivare dove l’associazione non è mai arrivata, cioè ai giovani”.
Obiettivo puntato alla sensibilizzazione sul delicato tema della donazione, sul quale ancora tante sono le diffidenze e la poca conoscenza. Sul lavoro futuro, Paolucci ha le idee chiare: “Con i fondi che raccoglieremo ho in mente di donare attrezzature all’ospedale, in particolare alla sala operatoria. Città di Castello sul trapianto non è ancora all’avanguardia, ma da indiscrezioni so che presto lo sarà. Donare macchinari è importantissimo per far sì che l’ospedale abbia le caratteristiche giuste per diventare luogo in cui non solo si fanno gli espianti, ma anche i trapianti. Partiamo da piccoli progetti, le idee sono tante. Vorrei arrivare anche a tutti i soci “dormienti”, che erano iscritti anni fa e che oggi non sono più attivi. Vorrei sensibilizzarli nuovamente e far si che rinnovino la loro adesione all’Aido per rilanciare l’associazione”.