In vista dell’appuntamento con le urne in programma in autunno abbiamo incontrato Simona Bartolo e Alessio Antonelli, membri del gruppo consiliare Insieme Possiamo. La formazione, ala sinistra della maggioranza che in questa legislatura ha appoggiato il sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli, alle prossime elezioni amministrative farà parte della coalizione “La città di tutti” a sostegno di Andrea Laurenzi.
Perché da parte di Insieme Possiamo non c’è stata la volontà di riproporre il progetto attuale con un secondo mandato al sindaco Cornioli?
S. B.: Va premesso che non è ancora noto cosa intenda fare il sindaco uscente, che aveva annunciato che avrebbe sciolto le riserve dopo le elezioni regionali dello scorso autunno. In assenza di chiarezza abbiamo avviato una consultazione con tutti i militanti di Insieme Possiamo e questo percorso ha portato a stabilire che cinque anni di questa amministrazione fossero sufficienti. Questo nonostante una valutazione molto positiva dell’operato degli assessori della nostra lista Catia Del Furia e Gabriele Marconcini e un giudizio non del tutto negativo dell’amministrazione Cornioli. Purtroppo però lo scossone del 2016 non ha portato a costruire il metodo partecipativo che auspicavamo. Anzi, col passare del tempo hanno prevalso i personalismi. Noi siamo stati chiari e trasparenti ormai molti mesi fa: non avremmo proseguito questa esperienza ma allo stesso tempo avremmo portato in fondo il mandato sostenendo i nostri due assessori e l’intera amministrazione”.
Come si è arrivati all’accordo con Laurenzi e con il PD dopo molti anni di divergenze?
A. A.: Il percorso che ha portato alla nascita di questa coalizione è partito da lontano, senza alcuna improvvisazione. Sono state fatte importanti valutazioni e un serio confronto programmatico perché la scelta dei compagni di viaggio non può essere fatta solo con l’obiettivo di sommare sigle e voti per cercare di vincere. Rispetto alle divergenze del passato, le persone che stanno lavorando al progetto “La città di tutti” non sono le stesse che hanno contribuito a creare le ruggini di tanti anni fa. Lo stesso Laurenzi non era protagonista di quella stagione politica e questo è un bel vantaggio, visto che deve riuscire a far superare quelle che per alcuni, soprattutto nel mondo della comunicazione, sembrano ancora problematiche vive. Negli ultimi quindici anni al governo di Sansepolcro abbiamo visto di tutto, stavolta si tratta di costruire una coalizione che vada ben oltre i confini del centrosinistra, anzi per essere chiari Insieme Possiamo non si colloca in nessun centrosinistra, ma dialoga convintamente con le forze politiche che ne fanno parte e con altre realtà che si sentono fuori dai confini di quest’area politica. Riguardo al candidato sindaco, all’interno di Insieme Possiamo persone da proporre come primo cittadino non sarebbero mancate, ma non tutti i momenti della vita permettono di fare questo tipo di scelte. Al momento di individuare il candidato, quella di Andrea Laurenzi ci è sembrata la figura migliore, con esperienza e allo stesso tempo con un percorso politico non schiacciato su una storia partitica. È la persona giusta per costruire un ponte tra partiti ed esperienze civiche. Se l’amministrazione Frullani era troppo legata agli schemi partitici, quella Cornioli è stata troppo civica. Forse è il momento di mediare tra le due posizioni e contribuire alla costruzione di un qualcosa che possa assorbire gli aspetti positivi di entrambi le esperienze.
Dentro Insieme Possiamo c’è compattezza nel seguire questo percorso oppure ci sono posizioni critiche?
S. B.: Dentro Insieme Possiamo c’è piena unità d’intenti, anche perché tutte le scelte fatte in questa direzione sono state frutto di un confronto interno molto approfondito e pienamente trasparente. C’è unità di intenti anche nella forte volontà di proseguire gli importantissimi percorsi avviati dai nostri assessori Marconcini e Del Furia per quanto riguarda temi chiave quali beni comuni, cultura, pari opportunità. E un altro importante obiettivo è quello di mettere a frutto l’esperienza di una nuova generazione: Insieme Possiamo costituisce una pattuglia giovane che vuole partecipare attivamente a un progetto di rinnovamento della politica. Oggi anche attraverso la politica la generazione dei trentenni e dei quarantenni – i primi ad avere avuto un futuro peggiore dei propri genitori in termini di qualità del lavoro, reddito e sicurezze sociali – vuole mandare un segnale ben chiaro e finalizzato a cercare di costruire una città migliore con una prospettiva di lungo termine, senza campare alla giornata. Per questo serve un sindaco che non voglia fare tutto da solo, servono assessori e consiglieri che chiedano l’aiuto di tutti coloro che li supportano: tante teste con le quali confrontarsi, non pochi uomini al comando. Questo non significa tagliare fuori le altre generazioni: dai giovanissimi, che potranno fare esperienza magari ripristinando strumenti come la consulta dei giovani, a chi ha avuto precedenti esperienze amministrative, il cui contributo di idee, senza costi per il comune, potrebbe essere valorizzato come avviene in altre città italiane.
Tornando ai temi, quali sono quelli che ritenete prioritari?
A. A.: Insieme Possiamo ha portato al tavolo della coalizione tre esigenze principali, a partire da quella che la gestione dei beni comuni sia pubblica e conforme al risultato del referendum sulle risorse idriche del 2011. Poi il tema del lavoro, che deve essere centrale in ogni suo aspetto, in termini quindi di protezione e tutela dell’occupazione, di dignità, di sicurezza sul luogo di lavoro. E una veduta di largo respiro sul “recovery plan”, che non deve portare solo dare il legittimo ossigeno alle attività, ma deve servire soprattutto ad un rilancio della nostra città nel lungo periodo. C’è poi una questione di metodo su cui abbiamo incontrato la disponibilità della coalizione, ed è la volontà di gestire la vita politica cittadina nel modo più partecipato possibile, portando avanti anche le cose positive della precedente amministrazione senza pregiudizi.
Come giudicate lo scenario che si sta delineato in vista delle elezioni?
S. B.: Al momento è una campagna elettorale decisamente di bassa qualità con poche idee in circolazione. L’unica candidatura ufficiale, oltre naturalmente a Laurenzi, è quella di Laura Chieli, una figura nuova con la quale ci farà piacere confrontarci, anche se la compagine che la sostiene è sicuramente politicamente molto lontana dalle nostre sensibilità. Per il resto c’è un enorme caos dal quale emerge solo il moltiplicarsi di candidature, partitini, liste civiche e altri che aspettano alla finestra per vedere dove tirerà il vento. Allo stesso tempo, a parte quelle messe sul tavolo da Progetto Valtiberina, non emergono idee per la città: in questa campagna elettorale stanno latitando completamente temi come il marchio Buitoni, i progetti legati ai fondi del recovery plan e in generale quale futuro vogliamo per Sansepolcro.
A. A.: In questo contesto è importante che la gente abbia chiara la differenza tra coloro che si sono impegnati per la città nel corso degli anni e le realtà che nascono e muoiono prima e dopo ogni scadenza elettorale. Le donne e gli uomini di Insieme Possiamo in questi anni hanno messo la loro faccia al servizio di Sansepolcro, proponendo amministratori capaci e attenti alle esigenze della cittadinanza. Del resto buoni politici non si nasce, ma si diventa crescendo in un gruppo fatto da persone che si aiutano a vicenda, e Insieme Possiamo è soprattutto questo.