Attività artigianali e commerciali delle aree interne, per la Valtiberina 400.000 euro

Il contributo governativo sarà erogato in tre annualità, la prima in arrivo a giorni. Destinatari i comuni con meno di 5.000 abitanti, che nel nostro territorio sono cinque

Uno scorcio di Sestino

Ci sono anche cinque comuni della Valtiberina toscana tra i destinatari del contributo governativo finalizzato al sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali delle aree interne pubblicato nei giorni scorsi in Gazzetta Ufficiale. L’intervento, rivolto ai comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, prevede l’erogazione di un totale di 210 milioni di euro in tre anni, dal 2020 al 2022. Il fondo è finalizzato ad azioni di sostegno in favore di piccole imprese artigianali e commerciali. “Il decreto – rende noto Uncem (Unione nazionale comuni, comunità ed enti montani) – lascia volutamente ampio margine di discrezione ai comuni per le modalità di uso del fondo. Ciascun ente potrà usare le risorse a disposizione, nei limiti posti dal decreto stesso, così da rispondere in modo migliore e peculiare alle esigenze delle attività economiche del proprio territorio”. In particolare, i comuni possono intervenire attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto per spese di gestione o iniziative che agevolino la ristrutturazione, l’ammodernamento o l’ampliamento delle imprese.

I comuni beneficiari del fondo sono in totale 3.101. La platea è stata individuata in base ai criteri di perifericità e minore dimensione demografica, sulla base della classificazione individuata nell’ambito della Strategia nazionale per le aree interne. Il fondo è ripartito in tre annualità, la prima delle quali verrà erogata nei prossimi giorni. Le successive saranno subordinate al completo utilizzo da parte dei singoli comuni dei fondi del periodo precedente (entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di riferimento).

Uncem suggerisce ai comuni che si proceda “prima della definizione di un bando per l’erogazione delle risorse alle attività economiche a un confronto tra i comuni dello stesso ambito territoriale per consolidare politiche di territorio, evitare mero assistenzialismo con risorse pubbliche e impostare piani di valle, omogenei e a prova di futuro”. L’Unione degli enti montani invita inoltre a non procedere con finanziamenti “a pioggia” ma a “introdurre criteri per orientare obiettivi territoriali ottenibili grazie ai finanziamenti”.

I comuni della Valtiberina toscana interessati sono i cinque con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, ovvero tutti tranne Sansepolcro e Anghiari. La somma maggiore arriverà a Pieve Santo Stefano (51.000 euro nel 2020, 34.000 nel 2021 e nel 2022, per un totale di 119.000 euro). Seguono Monterchi (78.000 euro totali di cui 34.000 subito), Caprese Michelangelo (70.000 nel triennio, 30.000 nel 2020), Sestino (totale 66.000, prima annualità 28.000) e Badia Tedalda (totale 59.000, prima tranche 25.000). Nei tre anni al nostro territorio saranno quindi destinati circa 391.000 euro.

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