Anghiari e Sansepolcro, opposizioni critiche

Al centro dell'attenzione la gestione dei cantieri dell'amministrazione anghiarese e l'organizzazione dei consigli comunali biturgensi

I consiglieri di opposizione nel consiglio comunale di Anghiari

Sansepolcro, PD-InComune e Adesso: “Vuoto democratico”

In vista delle sedute del consiglio comunale in programma in questi giorni, i gruppi consiliari di centrosinistra si fanno sentire con prese di posizione critiche sia a Sansepolcro che ad Anghiari. Nella città pierfrancescana, le compagini PD-InComune e Adesso attaccano la gestione del consiglio comunale da parte del presidente Antonello Antonelli e parlano di “vuoto democratico”. I gruppi guidati da Chiara Andreini e Rosalba Alberti stigmatizzano il fatto che nell’anno 2022 siano stati convocati solo due consigli comunali, il 28 febbraio e il 30 aprile, entrambi privi della possibilità di presentare interrogazioni perché dedicati a materie di bilancio. Dalla seduta del 28 dicembre 2021, lamenta il centrosinistra, “per quattro mesi i consiglieri non hanno potuto esprimersi o portare a conoscenza dell’amministrazione problematiche urgenti e importanti per la cittadinanza”.

Criticato anche il funzionamento della conferenza dei capigruppo: “Per volontà del presidente – spiegano Pd e Adesso – viene convocata quando l’ordine del giorno del consiglio è già stato chiuso e data e orario decisi. Crediamo che ancora una volta il presidente del consiglio abbia dimostrato di non agire nel rispetto del proprio ruolo e a garanzia di tutti i gruppi presenti in consiglio comunale”, affondano i gruppi di opposizione, che rendono noto di aver chiesto ufficialmente la convocazione di un altro consiglio comunale da svolgersi entro la prima metà di maggio.

Anghiari, le minoranze insieme: “Gestione disattenta dei cantieri, ci sia condivisione”

Nella città di Baldaccio arriva invece una mozione unitaria dei due gruppi Anghiari Unita e Patto Civico sul tema della conduzione dei cantieri delle opere pubbliche. Le forze guidate da Mario Checcaglini e Danilo Bianchi prendono spunto dalla presenza di un cantiere in piazzetta della Fonte e via Corsi in contemporanea con l’inaugurazione della Mostra dell’artigianato, precisando di non voler “criticare la previsione di lavori di rigenerazione di aree del centro storico”, ma di puntare a “correggere la loro gestione”.

Anghiari Unita e Patto Civico ricordano che “questo cantiere è parte della ristrutturazione del cammino sotto le mura, che ha avuto avvio addirittura a settembre del 2021” e che “l’intervento per gran parte si espleta su lembi di territorio, le base delle mura cittadine, che non vedono la presenza di abitazioni e di attività”. Per le opposizioni, pertanto, “la presenza del cantiere è colpevole segno di disattenzione nei confronti della città”, perché “la mostra dell’artigianato rappresenta per Anghiari non solo uno degli appuntamenti più significativi, ma il vero e proprio avvio della stagione turistica”, con l’importanza che questa riveste per le imprese dopo due anni di Covid.

“Storia identica” al giardino del Campo alla Fiera, aggiungono Anghiari Unita e Patto Civico, secondo cui la completa chiusura del parco a settembre è stata accompagnata da lavori che hanno interessato solo alcune aree: “Certamente non era necessario chiudere l’intero giardino, si poteva procedere alla chiusura a mano a mano che i lavori procedevano, lasciando la possibilità di utilizzare la parte agibile”, dicono le minoranze. La richiesta con cui si conclude il documento è l’“avvio di percorsi di condivisione con i cittadini, le imprese e le loro rappresentanze negli interventi in aree pubbliche urbane, affinché si ascoltino osservazioni, suggerimenti e soprattutto si considerino le necessità che allevino i disagi”.

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