In vista delle imminenti elezioni amministrative a Sansepolcro abbiamo incontrato Alessandro Rivi, consigliere comunale uscente della Lega e membro della compagine che sostiene la candidatura a sindaco di Fabrizio Innocenti.
Come procede la campagna elettorale della Lega e della coalizione?
La Lega si sta concentrando in particolare nel trovare le persone migliori possibili per comporre una buona lista. Anticipo che vi saranno in parte giovani che ormai da anni militano nel partito, studiano e mi affiancano anche per l’attività in consiglio, e in parte persone di diverse età anagrafiche e diverse professioni. Nello stesso tempo abbiamo preparato una piattaforma programmatica, io la chiamo una pioggia di idee, a disposizione di tutta la coalizione e di Fabrizio Innocenti per definire il nostro programma elettorale. Per quanto riguarda la coalizione, si procede con le normali pratiche burocratiche e allo stesso tempo lavoriamo a programmare i vari step della nostra campagna elettorale. Abbiamo già presentato la nostra compagine e sicuramente a breve inizieremo a battere il territorio per la presentazione dei candidati e del programma e per incontrare tutte le realtà cittadine.
Nella coalizione sono coinvolte molte forze politiche e movimenti, e questo da un lato può essere un segnale positivo, dall’altro può portare problemi di convivenza interna. Come valutare questo aspetto?
Da quando sono iniziati i contatti veri e propri con le altre forze politiche e civiche che compongono questa coalizione i rapporti sono stati buoni, e molto ottimisticamente credo che sarà così anche in futuro. Quello che lega questa coalizione è la scelta di puntare molto su persone di buon profilo che possano dare un contributo attivo, e soprattutto considero una garanzia la figura del candidato a sindaco. Penso che questa esperienza elettorale sia fortemente fondata sulla serietà e sulla volontà di portare dei risultati pensando al bene del Borgo e a quello che si può fare tutti insieme. Sansepolcro, così come molte altre realtà, negli ultimi anni ha vissuto esperienze di trasversalità e la nostra non la vedo problematica, anche considerando che se ci sono delle forze che non hanno ritenuto di riconoscersi in altri progetti politici, come per esempio quello di Andrea Laurenzi, questo è un punto che ci accomuna.
Una critica rivolta in particolare alla Lega, soprattutto dall’altra coalizione di centrodestra, è quella di aver dapprima appoggiato Laura Chieli per poi cambiare posizione. Come rispondere?
Leggendo interviste e dichiarazioni emergono elementi che sono effettivamente veri, ovvero che in un tavolo di centrodestra che ha cominciato a lavorare alla fine dello scorso anno ed è arrivato a ridosso della data delle elezioni poi rinviate, il nostro gruppo, tra le alternative che c’erano nel piatto, non aveva espresso un parere negativo su Laura Chieli. Sostanzialmente potevamo convergere su questa ipotesi. È stato detto che poi i nostri vertici provinciali hanno imposto delle decisioni, ma questo non è esatto. La verità è che nel momento in cui sono state rinviate le elezioni e lo stesso Fabrizio Innocenti, come ha detto in più occasioni, si è preso del tempo per decidere sulla candidatura, i nostri vertici provinciali hanno concordato con noi di aspettare e valutare tutte le opzioni. E Fabrizio Innocenti secondo noi era un’opzione di maggiore garanzia per la città. Questo non toglie, anche a livello personale, la mia stima per Laura Chieli, la lista di Fratelli d’Italia e le persone con cui ci siamo rapportati. Semplicemente a un certo punto abbiamo ritenuto di scegliere un candidato diverso che per noi era di maggiore garanzia, esperienza e conoscenza del territorio e della macchina comunale.
Da alcune prese di posizione sembra che Innocenti intenda porsi in continuità con l’attuale amministrazione a cui la Lega ha fatto opposizione. Come si conciliano questi aspetti?
Premesso che sono stato anche criticato da qualche testata giornalistica per aver fatto poca opposizione ed essere stato troppo accomodante con la maggioranza, sono una persona che crede nella continuità amministrativa. Questo non significa che bisogna appiattirsi su ciò che viene da prima e continuare per forza anche ciò che si ritiene fortemente sbagliato. Come consigliere che ha avuto il numero maggiore di atti approvati credo di poter dire di aver sollevato tematiche importanti e di aver sempre avuto un rapporto costruttivo. Lo stesso Innocenti come primo assessore ha fatto il nome di Riccardo Marzi, con cui durante questa amministrazione ho sempre avuto un buon rapporto per esempio per quello che riguarda il tema della sicurezza, dove sono stati raggiunti degli obiettivi. Credo che avere un po’ di continuità su certe politiche sia importante per non smezzare la vita amministrativa, che è continuativa, per cui secondo me è giusto che ci siano anche personalità che possano garantire la prosecuzione di certi lavori. Su altri aspetti mi sento di dire che dobbiamo invece dare discontinuità, per esempio da membro della commissione bilancio dico che il comune non ha mai avuto una vera e propria politica tributaria. Credo quindi che quello che vorrà fare Innocenti insieme a tutti noi sia portare avanti un’iniziativa amministrativa responsabile prendendo il meglio che ci è stato lasciato ma andando a incidere molto di più su quello su cui invece c’è stato più deficit, e ci sono sicuramente diversi settori su cui dovremo lavorare tanto.
In estrema sintesi quali sono i punti chiave su cui dovrà puntare la prossima amministrazione?
Con tutti i limiti, per esempio di bilancio, che ha il comune, dovremo sicuramente trovare il modo di dare una vera vocazione turistica a Sansepolcro con tante piccole cose, scegliere effettivamente quale tipo di turismo vogliamo e ravvivare automaticamente la città. Un secondo tema è quello del tessuto economico imprenditoriale: dobbiamo creare i presupposti per portare aziende ad investire in questo territorio. Non è semplice, ma io ho sempre sostenuto che le risorse di bilancio che possono essere liberate, fossero anche poche, devono essere destinate a sgravare in maniera quasi totale almeno per un tot di tempo i nuovi insediamenti produttivi, commerciali o artigianali. Unito a questo secondo me è anche importante lavorare sulla macchina amministrativa, efficientarla e fare passi avanti, perché credo che anche nel settore tecnico e urbanistico dobbiamo avere molta più flessibilità, ovviamente nei limiti consentiti dalla legge, per dare più ossigeno all’edilizia privata e allo sviluppo della città.