Un ko dopo otto secondi del terzo round ha permesso al pugile di Sansepolcro Alessandro Riguccini di difendere il titolo mondiale WBC silver dei pesi welter. L’incontro di sabato scorso, disputato a Tijuana, in Messico, ha visto il toscano prevalere su Iván Álvarez Ruiz, già sconfitto a Firenze nell’aprile del 2019, quella volta al primo round. “Sono partito piano – ha detto Riguccini a TeverePost – per fare un test sulla mia condizione fisica sul ring e tornare a verificare le mie combinazioni. Anche Álvarez a mio parere non si è comportato male, nei primi due round mi ha saputo tenere testa benissimo. Ma questo io lo sapevo, perché l’altra volta ho vinto subito solo grazie a un colpo fortuito al fegato. Quando ho capito che aveva accusato ho potuto iniziare la gragnuola di colpi e metterlo ko. Stavolta è stato un match più equilibrato, finché al terzo round ho visto il bersaglio grosso e ho tirato il pugno diretto al corpo”.
Questa vittoria permette a Riguccini di riprendere il cammino verso il mondiale assoluto, rallentato dai disagi legati al Covid. “Il ritorno in Messico è stato ritardato di molti mesi, sono arrivato solo il 24 ottobre impaziente di riattivarmi per andare verso il titolo assoluto”, ha detto il pugile. “Anche per la federazione WBC era necessario un incontro per riattivare il mio record, quindi sono molto contento di questa vittoria, come è molto contento anche il mio manager Marco Piccini. Adesso si torna subito in palestra per programmare il percorso verso un titolo mondiale assoluto, visto che in questo momento ho all’attivo 25 vittorie su 25, di cui 21 per ko”.