Il ciclo di interviste ai rappresentanti della politica anghiarese, che ha già visto come protagonisti il sindaco Alessandro Polcri, la capogruppo di “Insieme per Anghiari” Lara Chiarini e il consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Ricci, prosegue con le considerazioni di Alessandro Neri, capogruppo di maggioranza all’interno del Consiglio Comunale di Anghiari. Con lui abbiamo affrontato i temi relativi alla stretta attualità dovuta all’emergenza sanitaria, ai cinque anni di mandato conseguenti alle elezioni vinte nel 2016 dalla lista Liberamente e a cosa potrebbe accadere nelle amministrative in programma tra pochi mesi.
A quasi un anno dall’inizio dell’emergenza Coronavirus come valuta questi mesi così complicati, le misure restrittive adottate e la ricaduta anche nel nostro territorio dei problemi legati alla pandemia?
Il Paese al momento ha tutto sommato tenuto, parlo in termini di coesione sociale. Non so però per quanto tempo ancora. Aziende, professionisti e commercianti sono sempre più in difficoltà e non vedono la luce in fondo al tunnel. Le Istituzioni hanno sin qui dialogato in modo costruttivo per il bene di tutti, ma si poteva far di più.
Cosa dovranno fare le Istituzioni locali per spianare il terreno alla ripartenza e per agevolare quel ritorno alla normalità auspicato da tutti?
Quando la “casa brucia” occorre fare di tutto per spegnere il fuoco. Noi nel nostro piccolo abbiamo fatto il possibile con agevolazioni, dilazioni e bonus erogati in varie forme e contenuti. E altre misure sono in programma. Difficile però parlare di ritorno alla normalità. La campagna di vaccinazione mi pare proceda con molta lentezza.
La situazione politica nazionale è in continua evoluzione. Cosa pensa di quanto sta accadendo e quali sono a suo parere i possibili scenari futuri?
Credo che alla fine troveranno un accordo per formare il Governo. Nessun parlamentare in cuor suo vuole davvero ritornare a casa prima del tempo.
Soddisfatti di quanto fatto in questi quasi cinque anni di mandato? Quali i provvedimenti più importanti e quale la priorità per gli ultimi mesi di consiliatura?
Ci presentammo, quasi cinque anni fa, con lo slogan: “buon senso, trasparenza e onestà”. A distanza di un mandato, oggi possiamo dire, non senza un po’ di orgoglio, di aver mantenuto la promessa fatta. Quello che la città di Anghiari sta vivendo, al netto del Covid, è sotto gli occhi di tutti: un buon governo, una visione chiara del futuro, tante opere già realizzate e altre che stanno per partire, una buona qualità della vita, ma anche tanta solidarietà e coesione sociale. La città di Anghiari può camminare alla pari con città più importanti, senza timore di scommettere su sé stessa con sacrificio e passione. Gli ultimi mesi del mandato saranno incentrati su tre temi chiave: urbanistica, mobilità e ambiente.
Elezioni amministrative. Ci sono già ragionamenti e ipotesi in questo senso, sia a livello personale che come gruppo?
Al momento è prematuro parlarne. D’altronde ancora non c’è nemmeno certezza sulla data del voto. Ad oggi non ci sono le condizioni oggettive per aprire i seggi e non è facile pronosticare quale sarà la situazione sanitaria nel nostro Paese nei prossimi mesi. L’obiettivo è comunque quello di chiudere il mandato portando a compimento tutti gli obiettivi di medio termine prefissati e tenere alta la soglia di attenzione sull’emergenza.