Il 21 maggio la Federazione Italiana Pallavolo ha emesso le linee guida per la ripresa degli allenamenti che dovranno essere seguite dalle società del panorama nazionale, appartenenti al mondo professionistico o dilettantistico. Norme stringenti per garantire la ripresa dell’attività sportiva in sicurezza, nel rispetto della tutela della salute e delle regole di distanziamento previste per far fronte all’emergenza Coronavirus. Una lista piuttosto complessa che prevede tra l’altro la creazione di un “Covid Manager”, la presenza costante di un medico, la sanificazione della struttura dopo ogni seduta di allenamento, gli ingressi contingentati con controllo della temperatura e autocertificazione, il divieto di assembramenti e di utilizzo deli spogliatoi ed il rispetto di precauzioni igieniche di vario genere. Regole precise che segneranno il primo passo verso quella ripartenza che tutto lo sport auspica, ma che rischiano di mettere in difficoltà soprattutto le società minori. Ne abbiamo parlato con Alessandro Celli, presidente e anima della New Volley Borgo Sansepolcro fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2016, ma da ben venticinque anni nel mondo della pallavolo. Un’avventura lunga ed intensa, a testimonianza di una grande passione nei confronti di questa disciplina sportiva.
La FIPAV è stata tra le prime a decretare la fine anticipata dei campionati a causa dell’emergenza dovuta al Coronavirus. A due mesi di distanza pensi che sia stata la decisione giusta?
“Assolutamente sì. La cosa più importante era ed è la tutela della salute dei tesserati e di tutte le persone che gravitano attorno alla pallavolo e questa era l’unica decisione possibile vista la drammatica situazione che si è venuta a creare. All’inizio per le società che erano in testa ai vari campionati ci può essere stata un pizzico di amarezza, poi però credo che tutti abbiano compreso e accettato senza polemizzare”.
Come avete vissuto questo periodo e quali iniziative avete promosso per gli allenamenti da casa o per restare in contatto?
“Distanti ma uniti, così come in questo periodo di quarantena hanno fatto tutti gli sportivi. I nostri gruppi e le varie squadre grazie ai tecnici ed agli accompagnatori sono molto coesi e questa emergenza secondo me ha fatto sentire tutti noi che condividiamo la stessa passione ancora più vicini. Gli atleti si sono allenati per quanto possibile nelle proprie abitazioni grazie ai video e alle chat che ormai con i social sono diventate di uso comune. Non è come allenarsi in palestra, ma era il massimo che si poteva fare ed è anche la conferma dell’amore per questo sport che anima tutti i nostri tesserati”.
La FIPAV ha emanato il protocollo per la ripresa degli allenamenti indicando le normative da mettere in atto. Pensi sia adeguato alla situazione che stiamo vivendo?
“È un protocollo molto rigido, adeguato forse solo per le società di Serie A, ma poco attuabile nelle realtà minori, soprattutto per quelle dilettantistiche che chiaramente non hanno strutture o risorse per poter far fronte alle normative indicate. Le regole dovrebbero essere le stesse, nel mondo dello sport e anche negli altri ambiti, perché ammettendo che tutti possano attuare il protocollo, rimane comunque il fatto che gli atleti hanno una vita anche fuori dalla pallavolo. Poi ci sono norme non semplici da eseguire”.
Quali le difficoltà principali nel mettere in pratica il protocollo?
“Non è scontato garantire la presenza costante agli allenamenti di un medico o trovare un tesserato che si assuma la responsabilità di diventare Covid Manager o riuscire a sanificare la struttura dopo ogni seduta di lavoro e i bagni. Questo farebbe salire in modo esponenziale i costi del personale e di gestione rendendo tutto ancora più complicato a livello economico. Rispettando le regole per la tutela della salute e per la sicurezza, come è nelle intenzioni di ogni società, sarebbe necessario rendere meno rigido il protocollo per fare in modo che tutti possano metterlo in pratica e farlo osservare ai tesserati”.
Come pensate di organizzarvi alla New Volley Borgo Sansepolcro?
“Cercheremo di mettere in pratica tutte le linee guida che ci sono state fornite e metteremo a disposizione degli atleti un kit per il ritorno all’attività, ma in questo momento la nostra intenzione è quella di sfruttare gli spazi all’aperto, considerato che stiamo andando verso l’estate. Evitando assembramenti e mantenendo il distanziamento così come verrà indicato nelle linee guida. L’attività fisica in esterno porta meno problemi di attuazione, poi è chiaro che nel frattempo cercheremo di organizzarci al meglio per fare in modo che al momento opportuno si possa garantire il lavoro in palestra, con tutte le regole del caso. Sperando che il protocollo sia alleggerito”.
La New Volley Borgo Sansepolcro è una bella realtà sportiva ed un punto di riferimento importante per tutto il territorio. Parlacene un po’.
“Siamo un bel gruppo, direi quasi una famiglia, con 180 atleti, 130 femmine e 50 maschi, che giocano nella nostra società e che disputano nel complesso ben 13 campionati. Dalla Serie C maschile fino alle compagini del settore giovanile, più ovviamente i vari staff tecnici, gli accompagnatori e tutte le persone che grazie al loro impegno e alla loro passione ci permettono di svolgere al meglio l’attività. Sono soddisfatto di quanto stiamo facendo, a livello sportivo e sociale e colgo l’occasione per ringraziare tutti i protagonisti di questa splendida realtà, a partire dal direttore sportivo Filippo Polcri e dalla coordinatrice del settore femminile Stefania Betti”.
L’emergenza Coronavirus ha stravolto il mondo dello sport. A prescindere dal protocollo emanato dalla FIPAV, come sarà la pallavolo del futuro?
“Difficile rispondere a questa domanda. La pallavolo del futuro per ora è una incognita. Per me il problema principale è garantire lo svolgimento in sicurezza della stagione 2020-2021. Speriamo che la situazione migliori perché senza poter utilizzare gli spogliatoi ad esempio è impensabile far ricominciare i campionati. Poi c’è l’aspetto economico perché aumenteranno i costi dovuti alla tutela della salute a fronte di sponsor che potrebbero venire meno a causa della crisi. Comunque dobbiamo andare avanti passo dopo passo e intanto è importante ripartire perlomeno con gli allenamenti perché la pallavolo è vita ed in questo periodo ci è mancata tantissimo”.