Si lavora in Valtiberina per la riapertura di musei e biblioteche. Il via libera teorico era già arrivato e ieri sono state ratificate le linee guida specifiche, contenute nell’ordinanza n. 59 del Presidente della Giunta regionale Enrico Rossi.
Ancora ci vorrà però del tempo prima di essere davvero pronti ad aprire i battenti. Le biblioteche stanno provando a ripartire per lo meno con il servizio prestiti. Quella di Sansepolcro opera a domicilio già da lunedì 18, quella di Anghiari fa un’apertura straordinaria questa mattina dalle 10 alle 12. Ma solo per permettere la restituzione dei libri e la consegna di nuovi prestiti precedentemente prenotati, per poi ripetere la stessa cosa probabilmente tra due settimane. Per le aperture vere e proprie ci sarà da studiare a fondo le linee guida definite ieri. Tra queste spicca la quarantena di dieci giorni per i libri in entrata, e poi sanificazioni delle mani, guanti, mascherine, distanza, limitazioni negli accessi. Ma si tratta solo dell’estrema sintesi di quelle che, per biblioteche e archivi, sono ben 21 pagine di disposizioni.
Per i musei le pagine di direttive sono 15: si parla sempre di distanze, mascherine, igiene delle mani e ingressi contingentati. Norme specifiche per il funzionamento dei guardaroba e dei bookshop, nonché per la protezione delle opere d’arte durante le sanificazioni. La Regione suggerisce inoltre di ampliare gli orari per favorire una minor concentrazione di persone. Per quanto riguarda il Museo civico di Sansepolcro, di cui è stata di recente presentata la versione virtuale, la riapertura si preannuncia di particolare interesse. L’intenzione è quella di ritornare all’attività a metà giugno con “una mostra di altissimo livello di cui a breve riveleremo i particolari”, spiega l’assessore Gabriele Marconcini.