Nel percorso di avvicinamento alle elezioni abbiamo incontrato alcuni esponenti della lista Adesso che, con Pd-InComune e Insieme Possiamo, sostiene la candidatura a sindaco di Andrea Laurenzi. Si tratta di una componente in cui sono rappresentate sia le forze politiche Azione e Italia Viva, sia una maggioranza di esponenti della società civile.
Quali sono state le linee guida con cui è stata composta la lista Adesso?
Michele Gentili: Nella nostra coalizione secondo noi mancava una lista che potesse rappresentare senza appartenenze precostituite le tante anime della città, l’imprenditoria, l’associazionismo, i giovani, lo sport. Siamo sempre stati consapevoli di avere al nostro interno una componente partitica e pensiamo che sia una cosa positiva che ci aiuterà nella nostra azione amministrativa, perché è importante avere dei collegamenti politici con gli enti sovraordinati, e soprattutto con la regione che nei prossimi anni per il nostro comune sarà un ente di riferimento per quello che riguarderà i finanziamenti legati al Pnrr e non solo. La nostra lista ha poi un nome, Adesso, che esprime la volontà di impegnarsi proprio in questo momento, perché tutti siamo consapevoli del fatto che questo passaggio sarà fondamentale per i prossimi anni di Sansepolcro. E anche il nostro simbolo è particolare, richiamando i valori della nostra coalizione, le forze politiche, con la scritta “riformisti”, e i due simboli forse più importanti della nostra città, il palazzo comunale e il duomo, che terremo sempre presenti nella nostra azione amministrativa nel caso in cui verremo chiamati a svolgerla.
Quali sono i rapporti con le altre liste della vostra coalizione?
Michele Gentili: Naturalmente sono buoni. Secondo noi era necessario dare un equilibrio alla coalizione, che con noi è a tutti gli effetti di centrosinistra, perché solo l’anima progressista incarnata dal Pd forse non era sufficiente per rappresentare tutto il centrosinistra più ampio. La nostra lista ha una componente civica molto forte, visto che è la maggioranza assoluta dei componenti, però era molto importante avere anche questa impronta riformista, liberale e socialdemocratica all’interno della nostra coalizione.
Che riscontri avete avuto dai cittadini durante queste settimane di campagna elettorale?
Michele Gentili: Positivi, anche se ovviamente bisogna superare il primo impatto di non conoscenza della lista. Noi andiamo a proporre la candidatura di Andrea Laurenzi, quindi di fatto tutta la coalizione, poi quando si scende nel dettaglio e proponiamo la lista c’è curiosità e, forse per il fatto che si tratta di una lista moderata, centrista, non c’è mai quell’impeto di respingimento rispetto a una proposta che magari potrebbe sembrare estremista. Viene invece sempre apprezzata la qualità delle persone che compongono la lista, questo ce lo riconoscono un po’ tutti, e la rappresentatività sia di varie fasce d’età, con una componente giovane abbastanza spinta, sia delle anime della città. Se dovessi sintetizzare in tre punti queste anime direi “lavoro e imprenditoria”, “turismo e cultura” e “giovani e sport”.
Caterina Mercati è una tra i più giovani candidati a queste elezioni. Quali le ragioni della candidatura e l’apporto al progetto?
Caterina Mercati: Mi ha spinto a scendere in campo il bisogno dei giovani di sentirsi di nuovo parte attiva della città. Ho voluto farlo in prima persona portando la voce anche di tanti giovani. Andando in giro e chiedendo ai coetanei ho riscontrato moltissimo questo bisogno di avere di nuovo una città viva e attiva e di avere un coinvolgimento diretto. Uno dei nostri punti programmatici è proprio l’istituzione di una consulta istituzionalizzata che discuta regolarmente con il sindaco. Si tratta di uno strumento assolutamente fattibile che permette ai giovani di essere parte attiva. È poi sentito il bisogno di attività e iniziative, e per questo prima di tutto la città deve essere vivibile e quindi più attrezzata, più fruibile, più decorosa. Mi faccio anche portavoce di Roberto Pancrazi, che ha seguito con me specifiche iniziative come l’incontro con i giovani che ha avuto una grandissima partecipazione ed era indirizzato anche a coloro che vivono fuori da Sansepolcro. Una delle nostre proposte è proprio quella di istituire una piattaforma dove i giovani che stanno all’estero, o comunque fuori Sansepolcro, possano sia portare il proprio contributo in termini di idee e innovazioni che essere costantemente connessi alla realtà del nostro territorio. Se gestite bene certe cose possono creare dei circoli virtuosi ed opportunità trasversali che possono aiutare anche ad abbattere le disparità sociali.
Tra i temi principali di questa campagna elettorale c’è il turismo. Quali sono i vostri obiettivi a questo proposito?
Nicola Cestelli: Per ogni macrotema l’assessore opererà insieme a un gruppo di lavoro, visto che ci siamo candidati non per portare i voti ma ognuno per una specificità. Nel turismo l’assessore sarà coadiuvato da un gruppo che lavorerà a eventi e incoming, perché è difficile che una persona sola possa arrivare in cinque anni a fare un progetto complesso. Ne faremo parte sicuramente io, Claudia Facchin, Francesco Del Siena che è l’attuale assessore e altre persone in base ai progetti. Lavoreremo su due binari, il primo dei quali riguarda l’accoglienza turistica. In Valtiberina finora si è parlato solo di Piero della Francesca, Palio della Balestra, Sbandieratori, bisogna invece creare un’identità nuova, ispirata allo slow tourism e al nostro ambiente naturale. Fatto questo è importante acquisire e analizzare i dati, perché solo sapendo chi già viene, transita, pernotta in Valtiberina potremo fare una comunicazione mirata al nostro target di riferimento. Successivamente bisogna condividere tutte le nostre esperienze turistiche con la vallata. Già l’Unione dei Comuni era atta a farlo, ma non è stato fatto bene, per cui vorremmo ritrattare il tutto e farlo meglio, ma bisogna guardare anche all’Umbria, andare a colloquiare con le realtà umbre per dare una visione completa della nostra valle al turista. L’altro binario riguarda riportare Sansepolcro alla centralità che ha sempre avuto in Valtiberina, creando degli eventi di vallata per poter calamitare persone da Pieve, Anghiari, Caprese, San Giustino, Città di Castello per far rivivere il centro storico. Centro storico che è necessario rendere vivibile, togliendo le macchine parcheggiate in piazza e togliendo il traffico, perché in un centro storico che si rispetti non si può dover tenere i bambini per mano. E bisogna organizzare eventi per portare i giovani in centro tutto l’anno e non solo nella settimana del Palio. C’è poi l’aspetto culturale, di cui si occupa in primo luogo Donatella Pagliacci. Su questo lavoreremo a progetti per attrarre i fondi messi a disposizione da “Europa creativa” con il programma 2021-2027, che prevede una dotazione complessiva di 2,4 miliardi di euro a sostegno del settore culturale. Abbiamo competenze per progettare e fare impresa con la cultura con imprese culturali e creative e con la promozione di una fruizione artistica di qualità e accessibile a tutti. La conoscenza è una risorsa per un territorio e lo attestano alcune eccellenze come Kilowatt, CasermArcheologica, le residenze artistiche, ma anche Anghiari con la Libera università dell’autobiografia o Pieve Santo Stefano con i Diari.Insomma da tutti i punti di vista parliamo di temi concreti e di progetti fattibili, in parte già coperti finanziariamente e in parte da finanziare, ma in ogni caso non si parla di castelletti in aria, di ponti tibetani sul Tevere da milioni di euro o di reperti archeologici ancora da trovare nelle frazioni per poi farci un museo archeologico.
Guardando all’attuale scenario cosa attendersi dal risultato elettorale?
Michele Gentili: Noi cercheremo di non tediarvi con un ballottaggio, se possibile. Se invece dovrà esserci, sicuramente sarà con una componente della destra, e su questo non vorrei che ci fosse anche qualche sorpresa.