Addio ad un altro pezzo della storia del calcio. A pochi giorni dall’ultimo saluto a Diego Armando Maradona, l’intero movimento piange oggi la scomparsa di Paolo Rossi, l’eroe di quell’Italia entrata nella leggenda che, nel 1982, fece esplodere le piazze vincendo in Spagna il suo terzo Mondiale.
Morto a soli 64 anni a causa di una grave malattia, Pablito Rossi era stato numerose volte ospite ad Arezzo e provincia. Tra le occasioni che più hanno rafforzato il suo legame con il nostro territorio vi è senza dubbio il Galà dello Sport di Sansepolcro del 2014, nel quale l’hombre del mundial fu ospite d’onore.
A raccontare quel suggestivo incontro con la comunità biturgense è Andrea Laurenzi, al tempo assessore allo Sport della città di Piero, che ebbe il piacere di condividere il palco con uno dei suoi idoli di infanzia.
“Nell’immaginario collettivo di quelli della mia generazione, Paolo Rossi rappresenta l’inizio del calcio. Conservo ancora il ricordo del mio rientro in casa con mia mamma dopo aver fatto la spesa e le grandi esultanze davanti alla tv per i suoi gol. Per questo motivo fu per me una grande emozione ricevere in città questo monumento del calcio.”
“Riguardo alla premiazione – racconta – eravamo al teatro “Regina Elena” in occasione della seconda edizione del Galà dello Sport nella quale Paolo era l’ospite d’eccezione. Una persona squisita e socievole che con grande disponibilità trascorse insieme a noi l’intera cerimonia dall’inizio alla fine. Nel suo intervento, presentò una testimonianza della sua vita sportiva condita da un sacco di aneddoti e racconti del mondiale in Spagna e non solo. In quell’occasione dimostrò anche la sua grande capacità di comunicazione, dovuta al fatto che negli anni si era contraddistinto anche come opinionista sportivo.”
Tra le cose che più colpirono Laurenzi quella sera, vi è senza dubbio la calca di persone di tutte le età fuori dalla location dell’evento. “Date le dimensioni ridotte del teatro, i posti per assistere all’evento erano ovviamente limitati, e all’esterno si creò un importante via vai di persone pronte ad attenderlo per un autografo o un semplice saluto. La cosa incredibile è come un campione legato al calcio degli anni ’80 riuscisse ad attirare all’evento anche un sacco di giovanissimi che al tempo delle sue grandi gesta sportive non erano neppure nati. Questo forse più di ogni altra cosa testimonia l’importanza che la leggenda di Paolo Rossi ha rivestito e continuerà a rivestire per intere generazioni di sportivi.”
A seguire, l’intervista a Paolo Rossi realizzata dai colleghi TevereTV in occasione del Galà dello Sport 2014.