Nei giorni scorsi è tornato a riunirsi il Consiglio comunale di Pieve Santo Stefano. La seduta si è svolta in presenza e con il libero accesso del pubblico presso i locali del teatro Papini, in modo da garantire un più agevole rispetto delle distanze di sicurezza. Tra i punti all’ordine del giorno, oltre alla rinegoziazione dei mutui con la Cassa depositi e prestiti e la ratifica delle aliquote Imu, anche l’approvazione del conto consuntivo 2019, che chiude il preventivo votato prima delle ultime elezioni. “È il riassunto dell’operato della precedente amministrazione, e riporta numeri pre-Covid che parlano di un risultato positivo”, commenta a TeverePost il sindaco Claudio Marcelli. “L’amministrazione comunale, che gestisce tantissimi servizi in proprio, come scuola a tempo pieno, rsa, trasporto pubblico, ha un avanzo globale di amministrazione di circa un milione di euro”. Ma come sono possibili numeri questo genere? “Intanto, 500.000 euro sono i fondi svalutazione crediti accumulati nel tempo”, spiega il primo cittadino. “Si tratta in pratica di importi parametrati a statistiche precedenti da accantonare per coprire le possibili mancate entrate da tasse non pagate. 140.000 euro sono vincolati da leggi e principi contabili, per esempio avanzi su lavori finanziati da enti terzi. Restano 300.000 euro, con 94.000 dei quali possiamo subito programmare investimenti sul territorio, principalmente su viabilità pubblica e scuole, e gli altri 200.000 euro li accantoneremo in maniera del tutto prudenziale, visto che non sappiamo quali saranno gli sviluppi Covid in termini di deterioramento delle entrate del comune. Una parte di questa somma sarà comunque già impegnata nel bilancio 2020 per una serie di agevolazioni che stiamo predisponendo: non faremo pagare la prima rata dei rifiuti alle aziende che sono state chiuse (ci sarà quindi uno sgravio dal 30 al 50% del totale); stiamo scontando tutte le occupazioni suolo pubblico delle attività come ristoranti e bar, che per princìpi contabili dobbiamo coprire con altre entrate; e poi abbiamo in mente, ricollegandoci alle agevolazioni in essere per le ristrutturazioni, di mettere in campo iniziative per non far pagare il suolo pubblico e i diritti di segreteria a chi ristruttura”.
Il consuntivo ha incontrato il voto favorevole di gran parte della minoranza. Il capogruppo di Pieve in Comune Giacomo Benedetti, dopo aver spiegato che “fa piacere tornare in Consiglio, anche perché in un momento del genere era bene capire meglio gli indirizzi e le decisioni assunti dal Comune”, ha motivato il proprio sì al bilancio con l’apertura mostrata dalla maggioranza su alcune proposte, come la richiesta di destinare una parte delle disponibilità per organizzare i campi estivi per i ragazzi. “L’unico rammarico”, aggiunge Benedetti nella conversazione con TeverePost, “è il mancato congelamento del pagamento delle imposte: questo mese arriveranno a chi deve pagarli Imu, Tari ed Ente irriguo”, ragion per cui il consigliere Claudio Marri ha deciso di votare “secondo coscienza” contro la ratifica del consuntivo.
“Prenderò il voto favorevole dato al conto consuntivo da molti componenti della minoranza”, ha detto in merito il sindaco Marcelli, “come uno stimolo a coinvolgere il più possibile tutto il Consiglio comunale nelle scelte da fare, anche se spesso non è facile perché siamo sempre costretti a decidere in tempi strettissimi”.