Philippe Daverio, storico dell’arte italo-francese, nato a Moulhouse nel 1949, è morto questa notte all’Istituto tumori di Milano. Molto popolare anche grazie al suo ruolo di divulgatore culturale in televisione, in particolare nella storica trasmissione di RaiTre Passepartout, si è spesso occupato di Piero della Francesca e ha più volte visitato Sansepolcro. Per esempio il 12 ottobre 2006, anniversario della morte di Piero, nell’ambito dell’iniziativa “Notturno al museo”, organizzata da Pro loco Vivere a Borgo Sansepolcro e Fidapa. Nell’occasione Daverio tenne una conferenza dal titolo originale, ovvero Piero, la tartaruga ninja mancante. Per comprendere la tesi basta pensare a come si chiamano le quattro “tartarughe ninja”, personaggi dei fumetti e dei cartoni animati statunitensi: Michelangelo, Leonardo, Raffaello e Donatello sono nomi noti in ogni angolo del mondo e a tutti, anche a chi non si interessa affatto di arte. Per questo i produttori della serie, per raggiungere il mercato globale, scelsero proprio loro. “Come mai non Piero, visto che da molti è considerato il vero fondatore della visione moderna della pittura?”, si chiede Daverio. Che risponde: “Perché Piero, cardine della cultura visiva del Quattrocento, è un artista molto più iniziatico del previsto, difficilmente codificabile in un segno di riconoscimento banale”. Un artista che non ha “fatto scuola, perché sin dal suo apparire si capì che era insuperabile la sua capacità di sintesi, la purezza del suo enunciato, la semplificazione dei concetti”.
Tra le altre presenze di Daverio in Valtiberina la visita nel 2016 a Montecasale alla presentazione dell’associazione “I cammini di Francesco” e poi quella più recente, meno di un anno fa: il 4 e 5 settembre 2019 furono infatti effettuate a Sansepolcro le riprese della trasmissione Il Borgo dei Borghi, condotta da Camila Raznovich proprio al fianco di Philippe Daverio, trasmessa il 22 dello stesso mese su RaiTre.