È in corso a Sansepolcro la mostra “Archetipi Transitori” dell’artista tifernate Elio Mariucci. L’evento ha preso il via lo scorso 21 giugno con una simbolica inaugurazione trasmessa in diretta video sui social di CasermArcheologica, associazione culturale sempre attiva nella diffusione e promozione dei linguaggi contemporanei, e proseguirà fino al 20 settembre.
L’esposizione, aperta al pubblico tutti i sabati dalle 16 alle 19, vede una delle sale interamente dedicata alla nuova produzione di Mariucci, e in particolare l’ultima serie di opere denominate “Residui Attivi” realizzate nel periodo della chiusura. Assieme a queste, vi è poi un’ampia selezione da altre due produzioni di “Incantesimi e talismani” ed “Ex Voto”.
Mariucci è un artista poliedrico che, con la moglie Emanuela, spazia tra le arti visive, la poesia, il design, la scenografia teatrale. “Dentro allo studio di Elio tutte le sue opere sembrano depositarsi come piume leggere sugli scaffali, sopra i tavoli, negli angoli bui delle stanze e, seguendo un ordine naturale e armonioso, penetrano lo sguardo dell’osservatore con grazia. Nelle stanze di Caserma, il mondo magico e poetico di Mariucci appare tra rito e presenza; gli oggetti diventano mondi sconfinati e immaginifici che, quasi come un gioco d’infanzia, ci riconducono a contatto con l’infinito” scrivono Ilaria Margutti e Laura Caruso.
Il curatore Lorenzo Fiorucci, nel testo inserito nel catalogo della mostra, osserva: “Elio Mariucci è un artista dotato di ‘grazia’, capace di sciogliere spigolature di una rigidità formale e liberare energia generando un irresistibile ‘effetto magico’.”