Ancora incerto il futuro dei dipendenti di TTI (Trasformatori Tabacco Italia) che nella mattinata di ieri, presso lo stabilimento FAT di Cerbara, hanno incontrato i membri del consiglio di amministrazione per discutere sulle prospettive future dell’intera filiera tabacchicola dell’Altotevere. A rischio numerosi posti di lavoro sia nel settore produttivo che in quello della lavorazione-trasformazione del greggio a seguito degli accordi raggiunti fra la multinazionale giapponese JTI e Deltafina, società parte del gruppo Universal Leaf Tobacco Company. In risposta a ciò dalla scorsa settimana è iniziata, quindi, la mobilitazione generale dei lavoratori che, a seguito della manifestazione organizzata dagli stessi lunedì 31 gennaio di fronte al palazzo della Regione Umbria a Perugia, hanno deciso di bloccare da martedì la lavorazione del tabacco presso lo stabilimento di Città di Castello.
“C’è stato un incontro fra i lavoratori di TTI e il consiglio di amministrazione per chiarire le prospettive per i prossimi anni e ragguagliare i dipendenti su quello che sta succedendo” ha dichiarato Fabio Rossi, presidente FAT e membro del Cda di TTI. “Abbiamo parlato di varie prospettive, sia produttive che occupazionali e di come TTI può intervenire in questa situazione problematica se ci fosse il trasferimento della lavorazione in un altro stabilimento. TTI prenderà delle decisioni importanti nel prossimo consiglio di amministrazione in programma la prossima settimana, abbiamo rimandato il nostro incontro con i lavoratori per chiarire quale sarà la posizione di TTI, fra le problematiche c’è anche quella dei quantitativi di tabacco. Bisogna risolvere questi problemi e bisogna fare in modo che la forza lavoro non vada dispersa, ma possa trovare un’occupazione anche per i prossimi anni”.
In attesa di conoscere le decisioni che verranno prese dal consiglio di amministrazione di TTI i dipendenti hanno disposto, da lunedì 7 gennaio, la ripresa della lavorazione presso la sede di Cerbara. Fondamentale, in questo percorso, il ruolo dei sindacati a tutela dei circa 2500 lavoratori totali: “questo sarà un percorso in salita da affrontare fianco a fianco con i sindacati, a livello di contrattazione sono indispensabili” dichiara Marta Burani, lavoratrice dipendente TTI. “Il problema occupazionale rimarrà: da parte dell’azienda c’è stata un’iniziale rassicurazione per una parte di occupazione, per la restante sarà un percorso da costruire. Lunedì abbiamo deciso di riprendere il lavoro, siamo ragionevoli, sappiamo di avere dei doveri, almeno questa parte di anno va salvata. Le istituzioni territoriali sono sempre state presenti, il sindaco appoggia pienamente il percorso che abbiamo intrapreso e conosce l’importanza della filiera tabacco in Altotevere, per questo lo ringraziamo. Con i sindacati serve un obiettivo comune, ovvero la tutela della filiera e dell’occupazione”.