La Compagnia Artisti di Sansepolcro rappresenta una realtà unica all’interno del panorama valtiberino, che da ormai venticinque anni si impegna a raccogliere ed esporre opere e a promuovere ogni forma d’arte attraverso la collaborazione e la partecipazione.
Il fiore all’occhiello dell’associazione è certamente la Collettiva d’Arte Varia, mostra che si tiene ininterrottamente ogni anno dal 24 dicembre al 6 gennaio fin dal 1996. Un’esperienza proficua, che l’organizzatore unico dell’iniziativa, Michele Foni, ha intrapreso quasi per gioco: “Nel 1996 chiamo degli amici e dei parenti, tutti disegnatori, pittori e scultori, e gli propongo di partecipare a questa mostra” ricorda Foni. “Seguendo i canoni che seguo anche oggi, ho sentito anche il bisogno di coinvolgere qualcuno da fuori, quasi tutti giovani. Facemmo questa prima mostra alla Madonna delle Grazie e l’edizione ebbe successo. Nel Borgo di venticinque anni fa le opportunità erano poche, così tutti vennero a vedere questa cosa un po’ buffa e originale. L’allora corrispondente della nazione Michele Casini scrisse un articolo in cui ci elogiava e quella che doveva essere una mostra una tantum divenne un appuntamento fisso. Da una decina che eravamo per la prima edizione, in brevissimo tempo si raggiunse la quarantina, scoprendo che Sansepolcro era veramente piena di creatività e arte. Di edizione in edizione aumentava il numero di partecipanti, ma anche l’esigenza di spazio. Dalla Madonna della Grazie si passò ad avere anche la sala Don Pietro Zazzari e il chiostro esterno dell’ex Convento di San Francesco. In seguito utilizzammo la Madonna delle Grazie e la sala espositiva comunale di Palazzo Pretorio. Poi si passò all’accoppiata Palazzo Pretorio e Galleria Franco Alessandrini, a cui si è aggiunta anche la galleria del chiostro della cattedrale. È difficile trovare spazio espositivo a Sansepolcro, ma è anche vero che da quella decina che eravamo all’inizio siamo arrivati a essere anche centosettantacinque”.
Autori di fama internazionale, provenienti dai comuni limitrofi, ma anche da ogni parte d’Italia e d’Europa, hanno contribuito alla rapida crescita della Collettiva d’Arte Varia: “La soddisfazione fu che da un gruppo di pittori debuttanti cominciarono ad aggiungersi artisti di un certo livello che chiedevano di esporre. Da subito ho però dato l’impronta alla manifestazione, facendo presente che avrei preso anche ragazzi debuttanti. Alcuni guardarono con sospetto questa cosa, ma alla fine vennero tutti. Diventò una cosa molto più grande di quella che avrei mai potuto pensare. Quello che era nato come un giochetto divenne un evento. Nel corso degli anni gli artisti di Sansepolcro hanno partecipato quasi tutti. Poi c’è una forte presenza di aretini e tifernati, ma abbiamo stretto un forte legame anche con gli artisti del ravennate. Comunque, in venticinque anni abbiamo avuto opere che vanno dalla Val di Non fino all’estrema punta occidentale delle Sicilia. Poi qualche presenza straniera: francesi, rumeni, croati, inglesi”.
Nel 2021 la pandemia ha messo seriamente a rischio la realizzazione della Collettiva, ma la Compagnia Artisti è riuscita comunque a trovare delle soluzioni alternative per non spezzare quella che era ormai divenuta una tradizione ultraventennale. Michele Foni descrive così quell’esperienza: “È stata molto triste, ma anche molto bella. I quadri sono stati mandati in via informatica raccolti in un video. È stato un grosso lavoro, perché eravamo più di cento. Un’operazione che ci ha tenuto drammaticamente a galla, ma che metteva a nudo il limite di non poterci incontrare. Poi l’allora sindaco Mauro Cornioli mi chiamò e mi disse che voleva anche la versione fisica, tramite una mostra a Palazzo Pretorio a porte chiuse. Esponemmo i quadri vicino alle porte a vetri e chi passava vedeva un cono di luce che dimostrava che in un momento in cui non si poteva fare niente c’era comunque la nostra mostra”.
Oltre alla sua esposizione più caratteristica, la Compagnia Artisti è sempre stata coinvolta in altre iniziative: “Negli anni, io che nell’arte sono un autodidatta, sono stato addirittura chiamato a prendere parte a giurie. Abbiamo creato inoltre delle esposizioni: più edizioni della Gastone Lanfredini e più edizioni del Raffaellino del Colle, con protagonisti i bambini” spiega Foni. “Poi abbiamo realizzato delle mostre a tema: All you nead is paint, esposizione del 2012 in omaggio ai Beatles che ha fatto il giro d’Italia ed è stata anche all’estero; Stessa Spiaggia Stesso Mare, inaugurata nel 2014 in collaborazione con realtà di Russi e Ravenna; sempre del 2014 è Il Gigante della Carità, organizzata per i quattrocento anni dalla morte di San Camillo de Lellis, che ha girato l’Italia ed è stata infine collocata in un museo a Bucchianico, in provincia di Chieti; nel 2019 c’è infine stato L’Ecologia, dedicata al messaggio ambientalista di San Francesco. Quest’ultima mostra vive ancora e si potrà vedere a breve a Sansepolcro in una sede del tutto nuova che inaugureremo. Devo infine citare le straordinarie attività commerciali biturgensi, che arricchiscono sempre le opportunità culturali. Ristoranti, agriturismi, alberghi, parrucchieri, cartolibrerie hanno ospitato delle mostre, permettendo magari a giovanissimi artisti di fare la loro prima mostra a costo zero. Queste attività ci hanno permesso di intessere dei rapporti umani straordinari e di diventare un punto di riferimento per chi è interessato a esporre”.
Michele Foni ci ha poi anticipato i prossimi impegni dell’associazione: “Dal 24 dicembre al 6 gennaio saremo nuovamente nella sala espositiva di Palazzo Pretorio e nella Galleria Franco Alessandrini con l’ennesima edizione della Collettiva d’Arte Varia della Compagnia Artisti. Ormai non c’è più bisogno nemmeno di promuovere. Poi nella primavera 2022 realizzeremo la seconda edizione di una mostra di beneficenza intitolata L’Astratto per il Concreto, dove gli artisti saranno chiamati a realizzare un quadro astratto, indipendentemente dallo stile che adotta solitamente. Nella prima edizione raccogliemmo i soldi per fare le divise alla Filarmonica dei Perseveranti. Stavolta le finalità saranno molteplici.”
Infine, un ricordo a qualcuno che non c’è più: “Negli anni abbiamo permesso a pittori anche molto grandi di avere un ultimo spazio espositivo, con mostre personali e collettive. Alcuni di questi purtroppo oggi non ci sono più, ma tra chi ci ha lasciato voglio ricordare uno che non era un pittore, ovvero Mauro Marrani. Fotografo molto originale, è stato fin dai primi anni vicino alla Collettiva d’Arte Varia, facendo di tutto al mio fianco. Morì improvvisamente il 2 gennaio 2018, giorno in cui sarebbe dovuto essere di turno alla nostra Collettiva”.