La bandiera della pace voluta da Aldo Capitini in occasione della prima Marcia della Pace Perugia-Assisi, che si tenne il 24 settembre 1961, sarà esposta da oggi al 23 settembre al Museo civico di Sansepolcro.
“È un fatto straordinario avere la bandiera che sfilò in quell’occasione, portata tra gli altri da Giovanni Arpino”, ha detto Leonardo Magnani dell’Associazione Cultura della Pace nei giorni scorsi in occasione della conferenza stampa relativa all’assegnazione dell’omonimo Premio nazionale. Il vessillo, “cucito da donne di tante etnie diverse con i classici sette colori della bandiera della pace”, come ha ricordato la nuova presidente dell’associazione Elisa Celicchi, fu tenuta anche da Arturo Carlo Jemolo, Renato Guttuso e Italo Calvino.
L’esposizione, nella sala del Museo civico adiacente a quella che ospita la Resurrezione, “premia il trentennale impegno della nostra città in favore della cultura della pace”, ricorda l’associazione. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Aldo Capitini e con il Coordinamento per la Pace di Umbertide, Montone e Lisciano Niccone. “Per Sansepolcro – fa sapere l’amministrazione comunale – è un grande onore ospitare la tela dei nonviolenti, anche per lanciare un messaggio di pace in un momento storico dove si mostra evidente l’incapacità della guerra a risolvere i conflitti”.
Aldo Capitini, filosofo nato a Perugia nel 1899 e lì morto nel 1968, è stato uno dei primi e più importanti teorici della nonviolenza in Italia. Proprio su sua iniziativa il 24 settembre 1961 si tenne la prima edizione della Marcia della Pace, a cui aderì e prese parte anche il comune di Sansepolcro.