La squadra a supporto di Fabrizio Innocenti in vista delle prossime elezioni amministrative sarà ufficialmente presentata questa sera (alle 18.30 ai Giardini di Piero) e nelle ultime ore si è definito il perimetro della coalizione. Sono infatti arrivate le adesioni dei Moderati e Riformisti, forza politica legata al Partito Socialista, e del movimento civico Cittadini per Sansepolcro, che si vanno così ad aggiungere a Lega, Partito Repubblicano, Forza Italia e Noi per Sansepolcro. Il coordinatore di quest’ultima formazione, Roberto Neri, ha rilasciato ieri un’intervista al nostro giornale.
Come si è arrivati ad una inattesa divisione nel centrodestra?
Da parte mia ho messo tutto l’impegno possibile perché questa cosa non si verificasse, e quando si è trattato di trovare un candidato a sindaco mi sono dato da fare per trovare la figura migliore per tutti. Ho proposto diverse ipotesi ma non sono piaciute alla coalizione, poi quando è stato fatto il nome della candidata attuale mi sono tirato fuori immediatamente. Non ho assolutamente niente da dire dal punto di vista delle qualità personali e professionali, ma secondo me e secondo tante persone con cui ho a che fare non sembra il candidato d’eccellenza per Sansepolcro. Io stesso dopo tanti anni che mi occupo di politica non ci ho capito tanto, figuriamoci una persona che a quanto sembra non si è mai affacciata a questo mondo. Abbiamo quindi preferito cercare altrove e da fine aprile ho lavorato per far sì che si candidasse Fabrizio Innocenti.
Come è maturata questa candidatura?
C’è stata tanta pazienza e buona volontà da parte mia e da parte di Fabrizio, nel vedere come inquadrare la squadra e tutto l’insieme. C’era il discorso di Riccardo Marzi, nel senso che se ci fosse stato l’uno ci sarebbe stato anche l’altro, e alla fine siamo riusciti a fare combaciare tutto. Fabrizio ha accettato la candidatura dopo aver fatto tanti e tanti colloqui, perché giustamente ripresentandosi dopo dieci anni vuole qualche certezza in più che un po’ di gente sia dalla sua parte.
Esistono trattative per ricomporre in extremis l’area di centrodestra?
Noi non abbiamo precluso niente, fondamentalmente ci conosciamo tutti e attaccarci l’uno con l’altro significherebbe far vedere cose che la gente che ci guarda da fuori non dovrebbe neanche pensare. Abbiamo subìto qualche piccolo attacco ma non ritengo opportuno rispondere perché siamo nella stessa area e abbiamo sostanzialmente lo stesso pensiero. Insomma in futuro ci potrebbe essere anche un apparentamento, anche se non ho la sfera di cristallo
Comunque non al primo turno.
In casa nostra non ci siamo preclusi neanche questa evenienza, in casa loro non so se possa esserci una retromarcia ma sembra di no, quindi a questo punto andremo nell’attuale direzione.
Il perimetro della coalizione e la suddivisione delle liste sono definiti?
L’aggregazione dovrebbe essere definita, e anche le liste a grandi linee sono suddivise, rimane solamente da affinare qualcosa.
Quali sono i principali obiettivi che si deve porre la nuova amministrazione?
Da molti anni mi dedico a questa avventura – mi piace chiamarla così perché la faccio con il cuore, lo spirito e l’anima e non certo per tornaconto – e ho visto tanti programmi elettorali e tante iniziative. Oggi come oggi non ci sentiamo di scrivere un programma in cui dire tante cose che sono già state scritte nel passato. Il nostro gruppo preferisce lavorare su quattro, cinque, sei cose ma fattibili per la città, parlando di lavoro, turismo, sanità. È inutile fare programmi allargati all’ennesima potenza, bisogna rimanere coi piedi per terra e non promettere la luna ma cose che si possono realizzare.
Come è possibile valutare lo scenario che si sta delineando? Sarà una corsa a tre o c’è ancora spazio per altri?
Tutto è possibile ma penso che dovrebbe essere una corsa a tre, non credo che un quarto possa inserirsi all’ultimo momento. E per quanto riguarda l’esito dico sempre “vinca il migliore”.