a cura di Meri Torelli
In estate non possiamo non parlare del gelato, simbolo delle serate estive, delle giornate al mare, delle uscite con gli amici. Non è facile attribuire una “paternità” al gelato. Alcuni la fanno risalire addirittura alla Bibbia: Isacco, offrendo ad Abramo latte di capra misto a neve, avrebbe inventato il primo “mangia e bevi” della storia. Altri, invece, la attribuiscono agli antichi Romani che, come si trova in alcuni scritti, avevano il “nivatae potiones”, una specie di dessert freddo passione di Nerone.
Firenze rivendica l’invenzione del gelato ‘moderno’, che per primo utilizza il latte, la panna e le uova. Golosa innovazione che si deve all’architetto Bernardo Buontalenti. Ma la storia moderna di questo goloso alimento comincia ufficialmente quando l’italiano Filippo Lenzi, alla fine del XVIII secolo, aprì la prima gelateria in America. Il gelato si diffuse a tal punto da stimolare una nuova invenzione: la sorbettiera a manovella, brevettata nel XIX secolo da William Le Young.
Il primo gelato industriale su stecco, il Mottarello al fiordilatte nasce in Italia nel 1948. Subito dopo, negli anni 50, arriva il primo cono con cialda industriale il mitico Cornetto. Negli anni ’70 la diffusione del freezer domestico favorisce la diffusione delle confezione formato famiglia, pratiche da conservare in casa
Facciamo il gelato senza gelateria
Quella del banana ice cream è una tecnica facilissima, che permette di ottenere una squisita crema gelata a base di banana. La banana, infatti, contiene pochissima acqua e maggiore pectina, una sostanza che permette di “gelatificare”. Con una banana ghiacciata, anche un po’ vecchia, possiamo preparare un gelato fatto in casa davvero cremoso semplicemente con l’uso di un mixer
Questa ricetta per fare il gelato a casa non prevede lo zucchero per dolcificare, ma i datteri. La base di banana viene arricchita con il gusto di altra frutta, in questo caso le fragole!
Ingredienti
- 80 g Banana (circa mezza)
- 50 g Fragole (circa 3)
- 50 ml Latte
- 3 Datteri
Procedimento
Congelare la banana e le fragole per qualche ora nel freezer.
Tagliate la frutta a pezzettini e frullatela insieme ai datteri e al latte, utilizzando un mixer a piccoli impulsi.
Il gelato è pronto per essere gustato.
Ais Delegazione di Arezzo – Gruppo operativo Valtiberina Toscana consigliano:
a cura di Antonella Greco
Ci sono davvero pochi alimenti che nn trovano ricovero tra le ampie braccia di un vino. Il primo è l’aceto: provatelo. Tutto ciò che ci mettete accanto avrà il sapore del ferro (in gergo si dice “ciucci il chiodo”). Il secondo è il gelato: abbinamento impossibile.
Ma noi siamo persone ottimiste e nn ci arrendiamo alla prima difficoltà. Tra una Coppa Rica (con le due amarene sprofondate nella panna, la ricordate?), e una Coppa d’Oro (con le meringhette sul fondo), tra un gelato Stocchi e una prelibatezza della gelateria artigianale paesana, un vino riusciamo ad abbinarlo. Se il gelato fosse una crema al cioccolato, abbineremmo una Marsala, ma se è alla frutta come nella ricetta di questa settimana, il vino da abbinare deve essere altrettanto fruttato e con un grado zuccherino importante.
Quindi, se chiedessi a voi un parere, visto che ormai le basi degli abbinamenti dovreste averle imparate, cosa mi consigliereste?
Esatto! Proprio un vino aromatico, con dei sentori di pera, mela, banana. Il vino che “Ci” consigliamo può quindi essere un Moscato d’Asti o un Brachetto d’Acqui serviti alla temperatura giusta, intorno ai 6/8° avendo cura di mettere una glacette intorno alla bottiglia per nn farla scaldare, viste le temperature tropicali di questi giorni.
Nunc est bibendum!
I consigli di Augusto Tocci
Datteri – Sono un tipo di frutto esotico proveniente dall’Africa meridionale e dall’Asia occidentale. Già i Romani li usavano per aromatizzare il vino e li consideravano simbolo della vittoria e dell’onore. Nella tradizione cristiana, le foglie della palma, la pianta che li produce, ricordano l’entrata di Gesù in Gerusalemme.
Scegliamo bene: sono facilmente reperibili durante tutto l’anno. Alcune varietà fresche si trovano da settembre a dicembre, nelle zone in cui cresce la palma da datteri e, nei negozi, si trovano morbidi, semi-secchi e secchi. Da noi, i più diffusi sono quelli secchi, in genere infilati in un lungo bastoncino.
Pulizia e conservazione: si consiglia di tenerli in un ambiente fresco e asciutto, all’interno di un contenitore a tenuta d’aria, dove si mantengono per mesi. Volendo si possono congelare.
Proprietà: ricchi di ferro, vitamine e sali minerali, contengono zuccheri naturali che li rendono adatti alla dolcificazione di alimenti e bevande. Il consumo regolare può contribuire ad abbassare il colesterolo. Sono inoltre un antinfiammatorio naturale, adatti in caso di raffreddori e irritazioni delle vie respiratorie. Sono anche uno spezza fame salutare, purchè non conservati con additivi artificiali e sciroppo di glucosio.