“Cinque anni non sono pochi. Queste esperienze ti fanno capire le reali difficoltà e l’impegno che nella gestione della cosa pubblica. Non escludo alcuna ipotesi, ma credo di aver dato tutto quello che potevo e la mia esperienza potrebbe finire qua”. Lo ha dichiarato questa mattina l’assessore alla sanità e vicesindaco del Comune di Sansepolcro Paola Vannini nel corso di un collegamento radiofonico con i colleghi di Errevutì. Già lo scorso giugno, in occasione di un’ampia intervista con la nostra redazione, la dottoressa aveva annunciato la possibilità di concludere il suo percorso amministrativo con la fine della legislatura.
A pochi mesi dalle elezioni comunali, Vannini ha sostanzialmente confermato le sue intenzioni: “Penso che sia importante garantire un ricambio, così da creare anche maggiore consapevolezza sulle fatiche quotidiane e psicologiche che ci sono dietro questo lavoro. Nella vita sarebbe meglio non dare nulla per definitivo, in ogni caso posso dire già da ora che mi metterò a completa disposizione per affiancare la persona che mi andrà a sostituire, nel caso vi fosse la necessità. Quando uno fa del suo meglio, credo che cinque anni possano bastare. Io penso di aver messo tutta me stessa in questa esperienza. Ripeto, non voglio mettere limiti definitivi, ma la situazione al momento è questa.”
L’intervista completa della dottoressa Vannini su Errevutì
Nel corso del suo intervento, la dottoressa ha anche commentato i risultati trasmessi ieri dall’Asl riguardo lo screening a tappeto eseguito la scorsa settimana sulla popolazione del Borgo e dei comuni limitrofi: “Premettendo che il controllo veniva svolto su persone che stanno bene, cioè totalmente asintomatiche, il totale dei positivi è perfettamente in linea con le aspettative. Discorso differente per i numeri dei test al foro boario, sui quali c’è massima attenzione. Siamo in una fase in cui le energie da parte di tutti sono ormai ridotte, purtroppo se i numeri continuano ad aumentare e la campagna vaccinale non raggiunge i ritmi che avevamo prospettato la situazione emergenziale potrebbe prolungarsi. Dal punto di vista organizzativo, penso che le cose siano andate piuttosto bene anche in vista di una campagna vaccinale: non c’è timore per individuare luoghi, persone o volontari. Quello che manca, al momento, sono i vaccini stessi.”