“Siamo fortemente convinti che la via per attraversare ‘l’inverno demografico’ in cui è sprofondato il nostro paese non possa consistere in una risposta immigrazionista, bensì nell’effettiva tutela della maternità e nel sostegno alla vita nascente, affrontando le ragioni economiche e sociali che possono ostacolarla”. In vista del prossimo Consiglio comunale di Sansepolcro, in programma lunedì, la Lega Valtiberina spiega le ragioni che hanno portato il capogruppo Alessandro Rivi a presentare una mozione sul tema delle misure di sostegno alle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa.
Nello specifico, l’atto presentato dal Carroccio chiede in maniera semplice e scevra da ogni intento polemico, la piena applicazione della legge 194/78, anche nella parte rimasta totalmente inattuata che prevedeva che i consultori familiari potessero contribuire“a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza” (art. 2 L. 194/78) e assegnava agli stessi “il compito in ogni caso, e specialmente quando la richiesta di interruzione della gravidanza sia motivata dall’incidenza delle condizioni economiche, o sociali, o familiari sulla salute della gestante, di esaminare con la donna e con il padre del concepito (…), le possibili soluzioni dei problemi proposti, di aiutarla a rimuovere le cause che la porterebbero alla interruzione della gravidanza” (art. 5 L. 194/78).
“Il legislatore prevedeva chiaramente che l’opera di aiuto alla donna potesse avvenire anche con il supporto dell’associazionismo e nello specifico dei Centri di Aiuto alla Vita” prosegue la Lega. I Centri di aiuto alla vita (CAV) ed i Servizi di aiuto alla vita costituiscono le sedi operative del Movimento per la vita, rispondendo in modo concreto alle necessità delle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa. “Questi tuttavia – aggiunge il comunicato – sono di frequente estromessi ed impossibilitati a svolgere il compito assegnatogli dalla legge, rendendo così l’aborto di fatto l’unica strada percorribile.”
In virtù della mancanza di un tale punto di assistenza a Sansepolcro, e con la disponibilità già espressa dall’Associazione per l’avvio di una collaborazione in tal senso, la mozione invita l’amministrazione comunale a farsi promotrice dell’attivazione di un Centro di Aiuto alla Vita anche nella città di Piero. “Il sostegno all’attività dei consultori come luoghi di corretta informazione, la promozione della costituzione di nuovi Centri di Aiuto alla Vita e l’impegno formale a richiedere alla Regione la creazione di un fondo di solidarietà per le donne che scelgono di portare avanti la gravidanza, sono solo i punti più qualificanti della nostra mozione” spiega la Lega, che infine rivolge a tutti i consiglieri “l’invito a condividere lo spirito della nostra iniziativa e ad esprimersi per il suo accoglimento, come un gesto di speranza anche per il nostro Comune”.