È stato varato ieri sera dal Consiglio dei ministri il nuovo decreto legge che regola il periodo che va da questo sabato, 16 gennaio, fino al 5 marzo, in attesa del dpcm che dettaglierà in modo più particolareggiato le misure e delle prossime indicazioni sull’inserimento delle regioni nelle fasce di colore. A questo proposito, il provvedimento governativo, come anticipato nei giorni scorsi, istituisce una quarta fascia bianca, “nella quale – spiega Palazzo Chigi – si collocano le Regioni con uno scenario di tipo 1, un livello di rischio basso e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area bianca non si applicano le misure restrittive previste dai dpcm per le aree gialle, arancioni e rosse, ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli”. Nessuna regione ad oggi rientra comunque nei criteri bianchi. Sono stati inoltre confermati il coprifuoco dalle 22 alle 5 e il blocco dei confini regionali anche in area gialla, ed è stato precisato quanto concerne gli spostamenti verso un’abitazione privata: è possibile una sola volta al giorno in massimo due persone (che “potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono”). In area gialla questo può avvenire in tutta la regione, in area arancione o rossa solo all’interno del comune, fatte salve le disposizioni per i piccoli comuni (“sono comunque consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”). Il criterio, comunque rilevante solo in area arancione e rossa, comprende quindi tutti i comuni della Valtiberina toscana tranne i due maggiori, Sansepolcro e Anghiari.
Atteso probabilmente nella serata di oggi il nuovo dpcm, che dovrebbe contenere criteri più rigidi per l’inserimento nelle fasce di colore, la riapertura dei musei in zona gialla (ma non di palestre e piscine) e il divieto di asporto per i bar (non per i ristoranti) dopo le 18 anziché dopo le 22, per evitare assembramenti da aperitivi improvvisati. Quest’ultima previsione potrebbe anche essere limitata alle sole bevande alcoliche.
Per quanto riguarda le nuove fasce di colore, posto che come detto nessuna regione diventerà bianca, sono molte quelle che potrebbero slittare nell’arancione, ma tra queste non dovrebbe rientrare la Toscana. A rischio invece tutte le confinanti con la Valtiberina, quindi sia le Marche che l’Umbria, con l’Emilia-Romagna, già arancione, che potrebbe diventare rossa.