La gestione esternalizzata dei servizi del Museo Civico di Sansepolcro proseguirà almeno fino a febbraio del 2021. Lo scorso 5 novembre era prevista la naturale scadenza dell’accordo triennale che l’amministrazione comunale biturgense ha siglato nel 2017 con la società Opera Laboratori Fiorentini Spa, emanazione di Civita Mostre, per l’affidamento dei servizi di biglietteria, bookshop, sorveglianza, pulizie, organizzazione mostre ed eventi. Alcuni giorni fa, con un’apposita determina, l’Ufficio Cultura comunale ha stabilito il prolungamento della convenzione fino al 17 febbraio a causa dell’emergenza Covid. Le disposizioni governative in contrasto alla pandemia della scorsa primavera, infatti, hanno comportato la chiusura del museo e la conseguente sospensione forzata delle attività, che potranno pertanto essere recuperate nei mesi a venire.
Il rinnovato modello gestionale del principale polo culturale della città è stato certamente uno dei punti chiave del programma amministrativo della giunta Cornioli. Dopo una prima collaborazione con Civita, avviata in occasione del famoso prestito della Madonna della Misericordia a Milano, e una successiva fase sperimentale che nei primi mesi del 2017 portò all’organizzazione di tre mostre a Sansepolcro dedicate a Longhi e Caravaggio, Luca Pacioli e Steve McCurry, l’amministrazione scelse di proseguire il rapporto con la società, risultata peraltro vincitrice del bando per l’affidamento delle attività.
Gestione esterna, dunque, per servizi e iniziative all’interno del museo, ma supervisione e direzione tecnico-scientifica sempre nelle mani del Comune. Come accade del resto in molti altri musei italiani, l’obiettivo primario dell’amministrazione biturgense era innanzitutto quello di potenziare ed innalzare il livello qualitativo dell’offerta del Museo Civico, oltre al potenziamento della promozione e all’incremento dei visitatori. Una scelta politica di notevole impatto, per la quale non mancarono le osservazioni e le perplessità espresse in aula consiliare con vari atti, tra mozioni e interrogazioni delle minoranze.
All’indomani di questo nuovo provvedimento dell’amministrazione, TeverePost ha contattato l’assessore alla cultura della città di Piero Gabriele Marconcini per fare il punto della situazione. “Abbiamo posticipato la fine della concessione allo stesso modo in cui sono stati prorogati tanti altri servizi forniti al Comune da ditte e realtà esterne – ha subito precisato l’assessore – Vedremo se ci sarà modo di riuscire ad espletare tutto quello che avevamo pianificato ma che non siamo riusciti a produrre nei mesi di lockdown. La situazione tra l’altro si è ulteriormente complicata con la nuova chiusura stabilita dall’ultimo Dpcm: bisognerà capire quindi come Comune, gestore attuale e organizzatori della mostra di Banksy vorranno proseguire. Al momento è davvero molto difficile fare previsioni, perché la situazione è in continuo mutamento e non riusciamo a capire quando potremo essere in grado di ripartire.”
Riguardo alla collaborazione con Opera che va concludendosi, Marconcini ha spiegato che “coerentemente con quello che avevamo detto tre anni fa, al termine della concessione dovremo fare uno studio approfondito dei risultati ottenuti. Un’analisi complessiva, redatta coinvolgendo tutti gli interlocutori tecnici ed istituzionali del caso, che dovrà aiutarci ad individuare eventuali aggiustamenti in vista del successivo capitolo del percorso gestionale del museo. Per quanto ci riguarda, siamo assolutamente soddisfatti di come ha funzionato questa governance che, mantenendo saldamente la direzione in capo al Comune, ci ha permesso di trovare nuove professionalità che ci hanno aiutato notevolmente nell’erogazione di tutti i vari servizi messi a disposizione del visitatore. Una crescita inequivocabile, sia quantitativa che qualitativa, dalla quale dovremo partire una volta che ci troveremo a tirare le somme.”