Domenica amara per la Valtiberina sul fronte coronavirus. I numeri del report quotidiano diffuso poco fa dalla Usl Toscana Sud Est evidenziano la presenza di 172 nuovi contagi nel territorio provinciale aretino individuati nel corso delle ultime 24 ore, dieci dei quali nei nostri comuni.
Nel nostro territorio la maglia nera, a sorpresa, oggi se l’aggiudica Pieve Santo Stefano dove dalle 14 di ieri alle 14 di oggi si sono registrati ben 9 nuovi casi. A questi se ne vanno ad aggiungere altri tre registrati successivamente e già comunicati in anticipo dal sindaco Claudio Marcelli su Facebook, per un totale di 12 cittadini positivi. L’unico altro caso di oggi in vallata riguarda un ragazzo di 13 anni residente a Sansepolcro. Ecco l’elenco consueto dei pazienti trasmesso dall’Asl:
Pieve Santo Stefano
- 8 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 19 anni, uomo Isolamento Domiciliare
- 20 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 21 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 27 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 59 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 60 anni, donna Isolamento Domiciliare contatto di caso
- 63 anni, uomo Isolamento Domiciliare
- 72 anni, uomo Isolamento Domiciliare contatto di caso
Sansepolcro
- 13 anni, uomo Isolamento Domiciliare, contatto di caso
“Ci sono 110 ricoverati presso le Malattie infettive e 21 in Terapia intensiva dell’Ospedale San Donato di Arezzo, 6 in Terapia intensiva dell’ospedale di Nottola. L’identificazione dei casi ed il tracciamento dei contatti à stato possibile attraverso l’effettuazione di 4.676 tamponi” scrive l’azienda sanitaria.
Il monito del sindaco Marcelli
Il primo cittadino pievano non ha esitato a definire quella di oggi come “la peggior giornata per la nostra comunità nella battaglia contro il Covid-19. Oggi abbiamo 12 nuovi casi (alle ore 15:30), e in totale abbiamo 29 concittadini contagiati. Al momento ci sono 15 nuclei familiari in quarantena in attesa del decorso. Domani arriveranno nuovi referti di tanti altri tamponi, la speranza è che si interrompa velocemente questo trend, se così non fosse significa che ci stiamo incamminando verso nuove restrizioni, nuovi sacrifici ai quali può seguire una crisi economica senza precedenti.”