Nuovo ministro, vecchie problematiche. Lo scorso mercoledì 31 marzo il sindaco di Pieve Santo Stefano Claudio Marcelli ha inoltrato una missiva al professor Enrico Giovannini, titolare del dicastero ai trasporti del governo Draghi, oggi denominato “Ministero delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili”, nella quale si ribadiscono le forti preoccupazioni della comunità locale riguardo al ripristino della Ex Tiberina 3Bis, oggi ancora chiusa al traffico.
Come la nostra stessa redazione ha avuto modo di raccontare nei mesi scorsi, la situazione dell’unico percorso in grado di garantire una viabilità alternativa in caso di chiusura della E45 è ancora in alto mare. La tratta Valsavignone-Canili, unico collegamento esistente tra i due comuni al di fuori della superstrada, presenta ancora le numerose criticità che la caratterizzano da molti anni: le ingenti frane, i pericolosi smottamenti e la totale mancanza di manutenzione lungo il percorso continuano ad essere presenti nonostante lo scorso anno, da Firenze, fosse stato annunciato l’avvio delle opere del primo stralcio delle ristrutturazioni entro la fine di luglio 2020.
“Spett.le Sig. Ministro Proff. Giovannini, scrivo la presente per significarle direttamente, in qualità di Ministro, la preoccupazione della comunità che mi onoro di rappresentare, Pieve S. Stefano, a proposito del perdurare della situazione di stallo dei lavori di ripristino della vecchia viabilità, Ex Tiberina 3Bis, alternativa alla E45.” Scrive Marcelli nella missiva, inoltrata per conoscenza anche ai presidenti delle regioni Toscana, Umbria ed Emilia Romagna.
Nel corpo della stessa, il primo cittadino ha quindi ripercorso a grandi linee la storia della vecchia Tiberina 3Bis, delle ragioni che l’hanno portata a diventare mulattiera e di come le amministrazioni comunali che si sono succedute hanno cercato periodicamente di riportare l’attenzione sullo stato della vecchia arteria, senza successo.
Ma soprattutto Marcelli ha illustrato i dettagli della convenzione siglata da Comune ed Anas per intervenire con fondi del Ministero fin dal 2017 dal finanziamento di oltre 1,6 miliardi di euro per la E45, due anni prima della vicenda “Puleto”, per tentare un primo ripristino. “Tale convenzione fu totalmente disattesa da Anas” si legge nel testo, che poi si sofferma sulle vicende di gennaio 2019 inerenti il viadotto Puleto: “Come ha raccontato la cronaca, nel gennaio del 2019, la Procura di Arezzo ordina la chiusura della E45 nel tratto corrispondente al Viadotto “Puleto” nel nostro Comune. Tale iniziativa provocò l’interruzione del collegamento fra la Toscana e l’Emilia Romagna, con riflessi Economico/Sociali che non sono a oggi pienamente misurabile.”
Nella lettera del sindaco viene poi riproposto quanto è successo dal 16 Gennaio 2019, le promesse di intervento, la nuova convenzione, approvata in tempi record dal Comune per essere consegnata ad Anas, il lungo iter progettuale tutto seguito dal Comune di Pieve santo Stefano: “all’articolo N°3 “gli impegni delle parti”, attribuendo al Comune il “Conseguimento di tutte le autorizzazioni necessarie”, impegno al quale il Comune ha aderito e onorato con due distinte autorizzazioni, la prima in data 25/07/2020, dopo un’estenuante presentazione di documentazione integrativa ai vari Enti richiamati, la seconda in data 19/01/2021 (due anni dopo il sequestro!) necessaria, a detta di ANAS, perché la prima non completa.”
Per aiutare il Ministro nell’orientarsi in questa articolata vicenda, Marcelli ha allegato due fascicoli contenenti varie documentazioni a conferma di quanto scritto “Sig. Ministro Giovannini, è evidente che rimane per me difficile, in una lettera, rappresentare le personali difficoltà nel comprendere del “come mai” a oggi nulla è stato intrapreso da ANAS”, chiude il primo cittadino rivolgendo un ultimo appello, “Come Sindaco di questa piccola comunità, che si trova a dover dirimere situazioni di cosi vitale importanza Economico/Sociale, non mi rimane che denunciare il perdurare di una gravissima situazione di stallo, le chiedo la possibilità di essere ricevuto per meglio descrivere il non scritto e per capire se c’è o no, al Ministero che lei rappresento, la consapevolezza di una situazione della cui gravità pare rendersene conto solo gli Enti Locali.”